sabato 11 aprile 2015

Una sporca Conversazione, Il Popolo d'Italia, 30 Luglio 1942

A proposito di "Conversazione in Sicilia" di cui abbiamo parlato a Borgo Cascino, tanti i libri innestati e le le cose dette, tra cui questa cosa qui, datata 1942, una recensione anonima che trascriviamo integralmente:

«Per ottenere ciò che voleva, cioè una società imbecille, materialista atea e pervertita, la giudeo-massoneria aveva bisogno di una letteratura mediocre, pornografica, erotica. 

Quella letteratura venne. Si chiamò Pittigrilli, Mariani, Guido da Verona e via dicendo. Aveva bisogno di libri come questo che, in ritardo ma gagliardamente, emula le opere di quelli. Non lo nominiamo solo per non favorirgli la clientela. 


Riassumiamo. Un giovane siracusano, dopo molti anni di assenza dal paese natio, vi ritorna a rivedere la propria madre quasi dimenticata. Lo inducono a questo ritorno un biglietto a riduzione e la noia. Giunto al cospetto della madre, il giovane, per colmare la lacuna del lungo distacco, chiede a costei che cosa ha fatto durante la sua assenza e cioè se è stata "al vallone con qualcuno" perché egli pensa non sarà stata sempre in cucina. 

Per sua gioia, quella "vecchia" di sua madre è stata proprio al vallone e più volte e con più di qualcuno: con un pezzente, con un compare... fra gli altri, s'intende, c'è stato posto anche per il marito. 

Colmata la lacuna della propria curiosità, il giovane accompagna la madre a visitare le conoscenti, le quali, tanto per fare cosa grata al ragazzo che le brama e alla donna che le prega si offrono. 

L'autore, siracusano, terminata la sua sporca Conversazione, ha aggiunto -per pudore?- una nota al volume nella quale avverte che il nome di Sicilia è immaginario e da lui usato solo perché gli suonava meglio di Persia o Venezuela. 

La definizione di letteratura corruttrice, che noi diamo a tal genere di romanzo, non è per noi puramente immaginaria ovvero usato solo perché gli suonava meglio di letteratura morale o letteratura educativa. 

È forse con queste opere che, dopo vent'anni di Fascismo, ci prestiamo a far grande l'Italia anche nel campo dello spirito?»

(Una sporca Conversazione, Il Popolo d'Italia, 30 Luglio 1942)


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1 commenti:

Salvatore D'Agostino ha detto...

Grazie ad Agata per questa perla di recensione critica precisa e impeccabile.

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