domenica 26 gennaio 2014

I libri non invecchiano mai

L'isola di Arturo di Elsa Morante, libro scelto per il nostro prossimo incontro, non solo ha mantenuto giovane la sua pelle e storia (fu edito nel lontano 1957), ma giovane ha lo spirito, ruggisce ancora e graffia, re di una foresta delle lettere, per quell'iniziazione coatta e dolorosa del protagonista, Arturo Gerace, per quell'educazione sentimentale che ha il retrogusto di un incesto, per la mitizzazione della figura paterna e il rimpianto di un Eden perduto ossia il solo paradiso che c'è dato vivere: il "limbo" dell'infanzia.
Un narratore puro Elsa Morante, un affabulatore che edifica per il suo lettore un paesaggio di parole in cui sono miscelate con sapienza realtà e favola e lo invita ad abitarlo, attraversarlo. E noi si va e sta per questo mese in questi luoghi sapendo che leggere è un accidente, non è mai necessario, non rende migliori, ma è puro piacere scandito per noi lettori in due tempi: quello individuale della lettura personale e soggettiva, in cui si rumina la parola come i monastici del medioevo, e quello sociale della lettura condivisa e discussa, non sempre pacificamente, e con gli unici mezzi a nostra disposizione, la parola e la presenza.
L'invito suddetto è rivolto a tutti i potenziali lettori perché il gruppo è aperto, è errante, è carne che cresce come un bambino, nel dialogo.
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