Nell'ultimo incontro dei lettori dell’isola degli asini, è stato scelto l’unico libro proposto tra i presenti: “Storia straordinaria di Peter Schlemihl”, libro di uno sconosciuto (tale Adelbert von Chamisso), di un’ancora più sconosciuta casa editrice (Morganti Editori), dalla copertina insignificante (tra alti edifici un uomo scappa inseguito da un’ombra) e dalla trama apparentemente banale (storia di Peter Schlemihl che baratta la propria ombra con il diavolo in cambio di una borsa magica da cui poter attingere monete all'infinito e che condanna se stesso ad essere esiliato dagli uomini perché senz'ombra finché non diventerà, nel viaggio e nella solitudine, uno studioso naturalista). Insomma, un libro che sembrava meritare solo un destino: restare nell'ombra.
Sin dalle prime pagine, invece, attraverso una prosa asciutta e rapida, si entra nella storia e nel personaggio di Peter Schlemihl, alter ego dell’autore von Chamisso (esiliato perché senz'ombra uno, sradicato dalla propria patria, la Francia, l'altro), ed è godimento puro. C’è chi lo ha definito “una delle più graziose opere giovanili della letteratura tedesca” (Mann), chi ha visto in questo libro “un anticapitalismo romantico” (De Angelis), chi ha parlato di parodia (Atkins), chi di pessimismo (Flores), ma queste sono tutte formule riduttive, buone per un aforismario, la verità è che il libro si presta a più chiavi di lettura ed è ingannevole: sembra un romanzo epistolare, ma non lo è; una favola, ma non lo è; riprende alcune tematiche del romanticismo, ma per smontarle; parla dell’ombra, ma non ne dà mai un significato chiaro e univoco. Ricentrando il giudizio: è un libro che vale la pena d’esser letto.
Tiratelo fuori dall'ombra, quindi, dagli scaffali, da dove volete voi. A lettura finita, condividetelo, semplicemente parlandone, con altri lettori venerdì 27 giugno a Valguarnera, in piazza Matrice muniti di sedia, se non volete restare all'impiedi.
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