di Rosa Salamone
Ieri il primo raglio.A tarda ora si è svolto l'incontro della Comunità dei lettori erranti. Uno sgomitare di giovani ha travolto la libreria e anche se a disagio sulle sedie, la gioventù si sa sciaborda, fluttua, straborda, ha ascoltato la presentazione della Comunità, fatta dalla sottoscritta, che, con l'ausilio di cinque mappe, ha tentato di raccontare il perché di una Comunità di lettori e il perché del nome, l'isola degli asini.
Fare una sintesi della serata qui e ora è difficile. La sintesi è un setaccio infame, ha finissimi buchi e poco lascia passare. Queste le voci che si lasciano scrivere e si intrecciano come tela di ragno:
Ho iniziato a leggere tardi e sono una lettrice vorace.
Non sono un lettore.
Voglio imparare l'ABC della conversazione e della lettura.
Io distinguo tra i libri e i libri da spiaggia. Camilleri è un libro da spiaggia. Non in senso dispregiativo. Leggere in spiaggia è la quintessenza del piacere.
Il piacere della lettura è genetico. Io l'ho ereditato dai miei genitori. É nel mio DNA.
Sono un amico di Paolo (rit. x 5 volte).
Voglio imparare l'ABC della conversazione e della lettura.
Io distinguo tra i libri e i libri da spiaggia. Camilleri è un libro da spiaggia. Non in senso dispregiativo. Leggere in spiaggia è la quintessenza del piacere.
Il piacere della lettura è genetico. Io l'ho ereditato dai miei genitori. É nel mio DNA.
Sono un amico di Paolo (rit. x 5 volte).
Non sono un amico di Paolo (!).
Io leggo di tutto, dai libri impegnati a quelli leggeri. Dopo una giornata di lavoro mi rilasso mangiando patatine e leggendo Harry Potter.
Io leggo tanto e finalmente ho qualcuno con cui parlarne.
Non pensate che il libro sia obsoleto? La tecnica di narrazione di un film non è più efficace di un libro?
I libri e i film sono linguaggi diversi che non si escludono.
Non giudico un libro come quello di Moccia una non lettura.
Io seleziono i libri, però se Moccia è il punto d'inizio di altre letture ben venga.
Nel setaccio resta l'entusiasmo di ritrovarsi tra sconosciuti, l'imbarazzo delle parole nuove, la follia di chi ha scelto di aprire un libro e in quel libro viaggiare in compagnia.
Io leggo di tutto, dai libri impegnati a quelli leggeri. Dopo una giornata di lavoro mi rilasso mangiando patatine e leggendo Harry Potter.
Io leggo tanto e finalmente ho qualcuno con cui parlarne.
Non pensate che il libro sia obsoleto? La tecnica di narrazione di un film non è più efficace di un libro?
I libri e i film sono linguaggi diversi che non si escludono.
Non giudico un libro come quello di Moccia una non lettura.
Io seleziono i libri, però se Moccia è il punto d'inizio di altre letture ben venga.
Nel setaccio resta l'entusiasmo di ritrovarsi tra sconosciuti, l'imbarazzo delle parole nuove, la follia di chi ha scelto di aprire un libro e in quel libro viaggiare in compagnia.
9 commenti:
credo che la serata sia andata bene ,con un imbarazzo iniziale subito superato dalla presenza di tanti ragazzi ,grazie a paolo per avere coinvolto i suoi amici e grazie agli amici di paolo per essersi fatti coinvolgere ,grazie a chi è entrato incuriosito dal manifesto e si è trascinato qualcun'altro ,credo che con l'impegno di tutti la comunità possa avere lunga vita e nuovi proseliti ,al prossimo incontro con Fante
Squillo delle trombe, trombino le squillo!!!
Eccomi finalmente qui a ritrovarci ancora insieme in modo virtuale …
Innanzitutto mi scuso per esser venuto lasciando a casa “ u lannuni ”. Se avessi immaginato che ci tenevate così tanto non mi sarei permesso di farlo. Cmq vi prometto che mi rifarò al prossimo incontro …
Volevo iniziare il mio incipit, con dei ringraziamenti:
- Ringrazio innanzitutto i miei genitori per avermi procreato;
- Ringrazio Padre Santangelo per avermi reso cristiano;
- Ringrazio la mia ragazza ed i miei amici perché continuano a stare al mio fianco nonostante ogni tanto sono un rompi palle;
- Ringrazio Rosi per essersi fatta ideatrice di un nobile progetto che inseguivo da anni e che finalmente posso veder realizzare;
- Ringrazio Angela e Carmelo per la loro ospitalità (anzi colgo l’occasione per chi non possedesse già una copia di “Chiedi alla polvere”, d’acquistarlo da loro, in modo da sdebitarci con loro in qualche modo);
- Ringrazio tutti i partecipanti e chi avrebbe voluto partecipare,ma per svariati motivi non ha potuto, perché se la serata è andata a buon fine è merito di tutti;
- Ringrazio Rosi per la squisita torta e l’ottimo zibibbo offertaci (spero che anche quest’ultimo segni la fine degli incontri in egual misura la canzone di Pascià segni il loro inizio);
Finito il mio breve ( chiamalo breve ) prologo, passiamo alle noti dolenti …
Correndo il rischio di peccare di pedanteria (sempre meglio d’esser superficiale), ci tenevo a precisare a Rosi che ad enunciare la frase: “Sono un amico di Paolo!”, sono stati in sette e non in cinque.
Cmq poco importa, spero di far crescere tale numero, nel prossimo incontro …
Tornando al fulcro vero del discorso, che dire? Penso che la foto parli da se …
Non mi sarei aspettato che in poco più di un’ora, 20 persone che quasi non si conoscono, riescissero a parlare di “Libri” (parola per alcuni paragonabile ad una bestemmia), in modo così disinvolto …
Ammetto d’aver peccato di “silenziosità”, ma non nego che specie all’inizio ho provato un non trascurabile mix di emozione ed imbarazzo. Ho aspettato ansiosamente l’evento per un mese, e venerdì mi sentivo come una vergine che si prepara a ricevere il suo primo uccelletto …
Sono volgare? Non penso, in fondo esiste perfino la letteratura erotica …
Comunque uccelli a parte, stando alla mia personale sensazione, penso che: l’atmosfera familiare creatasi durante la serata, alleggerita dalle diverse battute di spirito che automaticamente venivano susseguite da sonore risate, ha fatto si che nessuno rimanesse con l’amaro in bocca.
Non posso non compiacermi nell’esser riuscito a far ricredere anche i più scettici dei miei compagni d’avventura.
Sarei curioso di sbirciare nella sfera magica per saper anticipatamente in quanti saremo al prossimo incontro …
Io, nel frattempo nell’arco di questo mese continuerò a portare avanti con ardore la mia campagna promozionale. La sfida più grande rimane per me quella di riuscir a farsi sedurre dal fascino della cultura anche i più schivi.
Che altro dire? Non pensate v’abbia annoiati abbastanza?
Mi permetto di utilizzare questo spazio, per pubblicizzare l’incontro di lettura promosso dalla Pro Loco di Leonforte e fissato per il 27 marzo alle ore 18.00 nei locali della Villa Bonsignore. Il tema della discussione sarà “Il Risorgimento”. E’ gradita la partecipazione di tutti.
Ci vediamo presto, spero … Buona lettura!
Paolo
@Ornella Sono d'accordo con te sulla riuscita della serata grazie all'entusiasmo di tutti i presenti
@Paolo A parte la metafora azzardata sulla vergine, hai reso l'idea che immagino fosse quella di un'iniziazione alla lettura che mi auguro continui e che coinvolga altri
Uhm! Ben detto, la metafora sulla vergine è azzardata, e penso abbia sfiorato il limite delle censura.
Son contento che non l’abbia censurato (basta già quella a cui quotidianamente andiamo incontro).
Ero certo che la mia metafora non sarebbe passata indifferente e sono ancora più contento che abbia fatto discutere. Con ciò non mi riferisco al tuo unico commento, a tutti quelli che ho ricevuto in forma verbale, che non compaiono sul forum.
In fondo l’obiettivo più nobile della nascente comunità è quello di stimolare la “discussione” più o meno costruttiva. Magari il mio modo può apparire per alcuni volgare, per altri grottesco, o esibizionistico oppure ancora egocentrico e chi più ne ha più ne metta…
Sinceramente parlando “Me ne infischio!”. Fin dalle scuole elementari m’hanno insegnato che nella nostra Costituzione (tanto ostentata ma spesso by-passata) sta scritto che ogni uomo possiede la libertà di pensiero, ed io ci tengo ad esercitarla fino in fondo.
Qualora avessi oltraggiato la sensibilità di qualche utente del forum ci tengo a chiedere pubblicamente scusa.
Tornando alla metafora che secondo me è più che altro una similitudine, i motivi che m’hanno spinto ad usarla sono:
- Quando scrivo lo faccio di petto, senza sostare troppo nell’attesa di trovare la forma più efficace, a meno che non si tratta di qualcosa di formale;
- Se avessi usato una similitudine tipo: “mi sentivo emozionato come il giorno del mio matrimonio”, avrei peccato di ipocrisia, in quanto non sono ancora sposato;
- Se avessi usato una similitudine tipo: “mi sentivo emozionato come il giorno in cui ho fatto l’esame per conseguire la patente di guida”, non avrei reso l’idea in quanto non tutti hanno vissuto tale esperienza, ed in ogni caso non tutti penso gli abbiano attribuito tale importanza;
- Penso che quasi tutti prima o poi perderanno se non l’abbiano già perso la verginità.
C’è chi sostiene che l’abbia perso perfino la Madonna. Io fino a qualche tempo fa, pensavo fosse stata concepita per “immacolata concezione”, ma da quando mi son soffermato a ragionar maggiormente con la mie testa e a non dare tutto ciò che mi viene detto per scontato, ho iniziato a nutrire dei seri dubbi, in quanto la Bibbia è stata scritta da uomini, e gli uomini in quanto tale tendono ad influenzare gli eventi con il loro punto di vista. Con ciò corriamo il rischio di imbatterci in temi filosofici e ben lungi dalla discussione di partenza.
- Penso che sia arrivata l’ora di svestirci dalle finte vesti di falsi moralisti e bigotti. Trovo ipocrita non scandalizzarsi per ciò che ci viene propinato sistematicamente attraverso i mass media, e farlo per una similitudine che seppur azzardata, s’era prefissata (forse riuscendoci, forse no) di stimolare un dibattito.
Per fare un esempio pratico, che si ricolleghi a quanto appena esposto, mi viene in mente una scena svoltasi durante una puntata di “Fantastico del 1991”, che vedeva il grande Roberto Benigni buttarsi addosso alla Carrà, e parlare con lei dell’organo sessuale femminile in modo così poetico dall’essere tutt’altro che volgare http://www.youtube.com/watch?v=reLVjgYC2cQ . Sinceramente lo trovo molto meno volgare di questo atteggiamento della Russo http://www.youtube.com/watch?v=GQH8UuXVciY a dir poco consueto, ma a mio avviso molto più volgare.
Con ciò non intendo per niente paragonarmi al grande Benigni, ne ha sottrarmi alle mie responsabilità per quanto detto, ma ci tenevo a precisare che, ho utilizzato la similitudine oggetto di tale messaggio, con la stessa leggerezza e briosità utilizzata da lui, di certo non con la stessa classe ed eleganza.
In fondo se siamo qui a parlare di ciò è proprio grazie al magico incontro tra la passerotta e l’uccelletto.
Se esiste qualcosa di più bello del miracolo della vita, siete pregati di illuminarmi, io non l’ho ancora trovato in nessun libro. Buona lettura.
Paolo
Non è possibile accettare il codice Deve contenere al massimo 4.096 caratteri specificato.
Sarei curioso di sapere se a voi è mai spuntato tale messaggio d'avviso da parte del blog ...
Si tratta forse di un'arma di difesa da parte del moderatore nei confronti dei rompi palle come me?
Spero che la prolissità dei miei commenti, alquanto in contrasto con la tendenza degli altri utenti del blog, non comporti la futura negazione d’accesso nei miei confronti al suddetto blog.
Buona lettura.
Paolo
@Paolo ho scritto infatti paragone azzardato, non volgare, la volgarità in questo momento sta seduta a palazzo chigi e dintorni. La moderazione dei commenti sono operazioni in automatico che non dipendono dalla sottoscritta, la censura non so cosa sia.
---> Comunità dei lettori erranti,
confesso mi avete stupito.
Ritrovarvi con voi è stato un piacere. Ho ammirato la vostra vitalità.
Possiamo dire che è cominciato il cammino dei lettori sediamuniti.
---> Ornella,
nessun impegno, per carità, esercitiamo la pura e semplice arte dell’incontro.
---> Paolo,
OK ho capito.
Adesso esci fuori da questo cul de sac e iniziamo a parlare delle tue letture o se vuoi viaggi.
:-)
--->Rosa,
lasciamo perdere palazzo Chigi poiché la volgarità è tangibile anche nel nostro paese.
Saluti,
Salvatore D’Agostino
verginità a parte ....ho scritto la parola impegno perchè per me lo è ,un impegno divertente ma comunque un impegno poichè ho da impegnare il mio tempo sia nella lettura del libro condiviso sia per venire da siracusa ad ogni incontro un impegno che intendo rispettare ...non usare la parola in maniera negativa ,ciò detto sono arrivata al terremoto a los angeles descritta da Fante ,trovo questo libro cinicamente divertente e adattatissimo all'età dei ventenni ,anzi mi sarebbe piaciuto leggerlo a quell'età ma meglio tardi che mai ,chiusa in libreria ridevo da sola e i clienti avranno pensato che fossi impazzita ,ma ho trovato dei passaggi di fante esileranti ....."se almeno qualcuno mi amasse che sò una cimice un topo....." o ..."otto dollari "per un amplesso non consumato ...mi stò affezionando a questo scrittore squattrinato di arturo bandini e infatti leggo le ultime pagine con lentezza infinita per gustarmelo fino in fondo...
Ornella,
hai ragione! Dimenticavo il viaggio.
A presto,
Salvatore
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