domenica 30 gennaio 2011

Un mancato incontro oblativo





di Rosa Salamone

I fatti sono questi: ore 18.00, Casa di Giufà, in due all’incontro di presentazione della Comunità dei Lettori Erranti, in tre con la responsabile della biblioteca multimediale.

Il racconto è un altro: si parte da Leonforte con un sole che ricorda primavera. Durante il viaggio, il cellulare più volte dice, mi spiace non posso venire, una frase che sa di profezia generale. Alla Casa di Giufà ci accoglie Cettina, la responsabile appunto, e in un attesa che sappiamo inutile, discutiamo sul perché non sia venuto nessuno, nonostante la maggior parte delle persone incontrate fosse entusiasta: "Bell'idea complimenti", "Quando sarete ad Agira?", "Qui, a Piazza, c'è una bella biblioteca", "A Leonforte potete venire nella mia libreria", "Finalmente, ci voleva qualcosa di diverso".

Cettina, cinturino nero sotto la vita, dice, la gente deve essere educata, preparata a partecipare a questi incontri, voi dovete farvi educatori. Io, cappotto blu non tolto, replico, perché non può esserci un rapporto alla pari tra persone che hanno conservato uno straccio di coscienza civile e imparano l’arte dell’incontro gratuito?

Una rievoca il fantasma di Danilo Dolci, l’altra il fantasma di Berlusconi e le sue televisioni. Una la butta in politica, l’altra parla di Franco Arminio e della sua capacità di far comunità nei paesi dell’Irpinia.

Comunque stiamo sbagliando il tiro. La domanda che preme e che rivolgo a te che stai leggendo, è: perché nessuno si sente più chiamato in prima persona, perché nessuno si sente coinvolto o si coinvolge, a meno che non abbia un ritorno materiale, economico o d’immagine, perché non si dà più un incontro disinteressato o oblativo?

Non è un caso che mi ritorni in mente quest’aggettivo, oblativo, di liceale memoria.

Non è un caso che noi studenti ci divertivamo a riconvertire in musica dei Beatles il suddetto aggettivo.

Non è un caso che ora chiuda questa elaborazione del post, o del lutto, con un obladì, obladà oblativo…
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20 commenti:

Angela Riggio ha detto...

Stavo per cominciare questo commento scrivendovi "Ciao, come è andata venerdì? Io, come ti avevo preannunciato, non ho potuto lasciare la libreria a Carmelo perchè lavorava, ma non sai come avrei voluto fare una scappata!!", ma poi ho letto il blog e mi sa che questo incipit non ha più senso...
Io da anni ormai collaboro con un’associazione e non sai quante volte ci è sembrato (e ci sembra) "d'ammiscarici e susici suli"......dopo diversi anni ho capito che è così che va, che finchè non ci sarà un reale ricambio sociale continuerà ad andare così, e che solo la costanza e il "non mollare" premia (forse).....
Io penso che siamo talmente bombardati di stimoli artefatti che quelli "soft" delle parole e dell'arte in genere neanche li vediamo: metaforicamente penso a quando propongo a Carmelo di uscire e andare da qualche parte, ma a lui scoccia, poi costretto parte e guarda un pò! alla fine si diverte....
Perciò, se proprio siete ad un funerale, elaboratelo 'sto lutto e ripartite: io anche ci ho scommesso in questa partenza....vidimu dunni arrivamu!!

Alla prossima, Angela, ovvero quella della libreria di Leonforte

L'isola degli asini ha detto...

Sono d'accordo con te sul non mollare, partendo dal coinvolgimento di ciascuno di noi. Quel plurale che hai messo a chiusura del tuo commento mi fa ben sperare.

ornella ha detto...

è difficile mettere insieme persone con interessi comuni ,stanare i simili e farli incontrare ,credo che ci voglia costanza e fermezza (doti che non ti mancano)ed è difficile far "muovere il culo"a meno che non ci sia happy hours o happy e affini,aldilà dei buoni propositi e delle belle idee l'agire diventa fondamentale tu lo stai facendo e il tempo di darà ragione ,ci saranno altri momenti di amarezza e solitudine ma se i simili si incontrano tutto diventerà più semplice ,abbi pazienza l'atto d'amore disinteressato verrà premiato.io farò di tutto per venire al prossimo incontro perchè da parole nascono altre parole e altri pensieri e un nuovo modo d'agire ...

Anonimo ha detto...

a dimenticavo il biblios cafè di siracusa sarebbe felice di ospitarti nel tuo errare...

L'isola degli asini ha detto...

Mi piace quest'alzata di mano che dice la prossima volta ci sarò, farò di tutto per esserci, perché tutto si riduce lì, ad un tirarsi in ballo in prima persona.

Anonimo ha detto...

non mollare

Paolo Sottile ha detto...

Non posso non esprimere la mia meraviglia, nell'avere letto il post da voi pubblicato ... ammetto che forse m'ero lasciato (fin troppo) trasportare dall'entusiasmo per una così lodevole iniziativa, che non avrei mai creduto in una così "scarsa" (forse nulla) partecipazione, da parte di una popolazione fin troppo assopita o ancor meglio distratta dalle continue faccende di gossip di cui evidentemente si lascia ammaliare... Condivido il pensiero della sig.ra Cettina, e mi spenderò nei limiti delle mie possibilità nell'affiancarvi in questo "arduo" ruolo ... Purtroppo come vi avevo anticipatamente detto su Fb, non ho potuto partecipare al primo incontro per motivi lavorativi, ma vi prometto di non mancare (se Dio vuole) al prossimo incontro, in cui spero di coinvolgere quanti più amici, anche i più scettici... E' vero che "il buon giorno si vede dal mattino", ma è anche vero che "cavallo buono si vede a lunga corsa", e sono certo che cmq andrà sarà un successo, in quanto non rimarrà il rimpianto di non averci provato ... Mi son permesso umilmente di ricercare alcune delle possibili cause del suddetto fallimento, che a mio avviso potrebbero essere sintetizzate in:
- una pubblicità poco capillare;
- un misoneismo diffuso è alquanto genetico;
- orario degli appuntamenti poco condivisibile con gli orari di lavoro dei più.
Cmq, penso d'essermi dilungato fin troppo, non voglio correre il rischio che il mio intervento diventi alquanto prolisso, colgo l'occasione per rinnovarvi i miei più sinceri complimenti per l'intraprendenza e la tenacia che avete messo in questa "insolita" (dalle nostre parti) iniziativa, sperando che possa presto divenire fruttuosa e che possa presto diffondersi a macchia d'olio in tutta la provincia, ricordate: "La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolce" (Jean-Jacques Rousseau).

L'isola degli asini ha detto...

@Paolo
Del tuo intervento condivido le possibili cause di quella che preferisco chiamare una falsa partenza, piuttosto che un fallimento. La scarsa pubblicità però era inevitabile. Se hai letto il post precedente, avrai capito che ad affiggere le locandine paese per paese è stata una singola persona, non un gruppo, e ti assicuro che non è stato semplice. Per quanto riguarda l'orario, hai ragione, magari fai tu una proposta per un prossimo incontro. Infine, per quel che tu chiami misoneismo, trovo che l'unica arma sia una tenace pazienza, solo così ciò che oggi sembra eccentrico domani potrà essere normale

Paolo Sottile ha detto...

Mi scuso qualora vi fosse stato il minimo fraintendimento riguardo la poca pubblicità. Non intendo di certo imputare a te la responsabilità. Per carità, ci mancherebbe. Posso solo immaginare la mole di lavoro, le relative spese e le innumerevoli difficoltà (chilometri percorsi, la diffidenza delle persone incontrate lungo il "viaggio", ecc.)che avrai dovuto affrontare per portare a termine tale iniziativa. La quale non sarebbe mai venuta a compimento se non guidata da un notevole mix di entusiasmo, tenacia e fiducia.
Secondo me si potrebbe (ansi si dovrebbe) pubblicizzare maggiormente nelle scuole, nei circoli, nelle varie associazioni, nei punti in cui si può mirare ad un target più ampio, io sarei pure disponibile a darti il mio appoggio morale ed affiancarti, nei limiti degli impegni personali e lavorativi, in questo compito. E' un'iniziativa che mi coinvolge personalmente, in quanto ho tentato di proporla tempo fa in piccolo all'interno della mia comitiva, ma che non ha avuto mai un inizio, a causa della diffidenza da parte dei membri. Riguardo gli orari degli incontri, io proprorrei non prima delle 20.30, io direi meglio ancora le 21.00, specie se devi mettere in conto il tempo necessario alla trasferta.
Considera che chi è impegnato in attività commerciali in genere non può svincolarsi prima delle 20.30. Poi non so, penso sia giusto da un punto di vista democratico giungere ad un accordo che vada bene per la maggioranza. Ci tengo a precisare che per me va bene pure per le 18.30 come deciso per il primo incontro, ma se ciò dovesse pregiudicare la partecipazione della maggior parte, penso sia più proficuo spostare l'orario. Spero che gli altri aspiranti partecipanti leggeranno il post, ed esprimano di conseguenza la loro opinione riguardo l'orario.
Grazie per l'attenzione.

L'isola degli asini ha detto...

@Paolo
Il giorno della falsa partenza e proficuo incontro con Cettina, lei, non solo cinturino nero sotto la vita, ma soprattutto tanta esperienza e lucidità, ci ha consigliato, prima di errare per i paesi della provincia, erranza in cui fortemente credo, di raccogliere gli entusiasmi tiepidi o caldi che siano delle persone del nostro paese e, magari dopo due, tre incontri, nella speranza che un gruppo intanto si sia costituito e consolidato, mettersi in viaggio. Ecco, il prossimo incontro partirà sicuramente da Leonforte e dalla libreria Il punto di Angela che da subito ci ha aperto le porte, magari alle 21 come tu proponevi, magari con una pubblicità più oculata visto che ci sono due braccia e una testa in più. Grazie

Paolo Sottile ha detto...

Tu non mi crederai ma il consiglio datoti da Cettina (mi son permesso di darle del tu) stavo per dartelo io nel mio primo post. Ne avevo anche parlato con la mia ragazza, poi o preferito tenermelo per me, in quanto non conoscendoti e soprattutto avendo intuito questa tua propensione nell'errare (di cui ne hai fatto la bandiera del Gdl da te partorito) pensavo non avresti condiviso tale proposta. A mio avviso, si tratta di certo della migliore strategia, in fin dei conti anche Gesù istrui in loco i suoi discepoli per poi mandarli in giro per il mondo a professare la parola di Dio...
Son certo che al prossimo incontro riusciremo a coinvolgere molte più persone ho già mandato una serie d'e-mail di cui aspetto la risposta, sono ottimista...

L'isola degli asini ha detto...

@Paolo
Metafora azzardata, io come Gesù?
Mi piace però questo coinvolgimento, se ci sono altri consigli o critiche spara pure, tu come chiunque altro.
Dimenticavo, il tu è d'obbligo.

L'isola degli asini ha detto...

@Paolo
Metafora azzardata, io come Gesù?
Mi piace però questo coinvolgimento, se ci sono altri consigli o critiche spara pure, tu come chiunque altro.
Dimenticavo, il tu è d'obbligo.

Paolo Sottile ha detto...

T'avviso che l'avermi spianato la strada, nell'avermi pubblicamente concesso l'autorizzazione a dispensarti i miei consigli e le mie critiche potrebbe rivelarsi una lama a doppio taglio, in quanto nell'eseguire tale compito non avrò nessuna remora. Quando c'ho da dire qualcosa non ho peli sulla lingua...
Cogliendo di petto la tua proposta, ti butto giù senza tentennare un'idea che giusto oggi m'è balenata nella testa... L'idea è forse più vicina ad una velleità, ma oramai che te l'ho accennata te ne voglio parlare, chissà che te non la trovi qualcosa di realizzabile...
In pratica mosso dall'esortazione di Cettina, nel farsi educatore, ho pensato che tentare di educare chi è giunto già alla canizie lo trovo alquanto anacronistico.
Reputo tuttalpiù molto più "redditizio" iniziare tale educazione fin dall'età puerile.
Dopo un fugace ragionamento (del tipo 2+2=4, ho scoperto l'acqua calda... ;-P) son giunto alla conclusione che sarebbe un'idea più o meno condivisibile quella di diffondere la cultura del "leggere", soprattutto nelle scuole, a partire dalle elementari (io non escluderei nemmeno le scuole materne), continuando con le medie inferiori e superiori, e perché no, nelle università... Trattasi di un'utopia? Boo!!!
Non ho ancora trovato la risposta, posso solo dirti che per quanto trovo piuttosto utopico che si vada ad elezioni anticipate, non ho mai smesso di sperarlo.
Quindi è con il medesimo spirito speranzoso che ti chiederei di pensarci su, prima di rispondere impulsivamente con un "no" secco alla mia proposta.
Non penso si tratti di qualcosa di irrealizzabile, basterebbe stilare un piccolo programma esecutivo di ciò che intendiamo proporre a quei poveri studenti parcheggiati tediosamente fra i banchi come prigionieri in attesa di un processo (le interrogazioni, basterebbe chiedere l'autorizzazione ai relativi presidi per fare degli incontri mensili di un paio d'ore, preferibilmente in auditorium, in modo da coinvolgere l'intera popolazione scolastica, e chissà che da tale esperienza non partorisca dei proseliti che ci seguiranno costantemente negli incontri mensili extrascolastici...
Che ne pensi, o meglio ancora che ne pensate?
Dove sono finiti i restanti simpatizzanti dell'isola degli asini?
Non vorrei correre il rischio che il blog si limitasse ad un "duologo" ...
Aspetto tue notizie...

L'isola degli asini ha detto...

@Paolo
Credo che essere educatori sia una cosa seria, che richieda una professionalità che non si improvvisa.
Prima partiamo come comunità, poi se ci saranno altre ramificazioni se ne discuterà. Andiamo passo passo.
Qui ancora dobbiamo imparare a camminare, metaforicamente parlando, e tu proponi una corsa?

Piuttosto che ne pensi della conversazione con luca ferrieri? Ti invito a spostarci in quella stanza, in quel post, magari qualcuno ci seguirà e si deciderà a dire la propria, dato che, come l'hai battezzato tu, stiamo facendo un "duologo".

Paolo Sottile ha detto...

Uhm!!! La tua risposta mi lascia un pò perplesso, in quanto mi lascia trapelare una certa "cautela", a mio avviso smisurata. Purtroppo non posso che acettare la tua risposta, ma ci tengo a dire la mia.
Innanzitutto, la proposta da me esposta, non ha la presunzione di avvalerci illegittimamente della qualifica di "educatore", semmai di promotori di uno degli hobby a mio avviso più appagante e pedagogico, oltre ad essere anche alquanto economico e flessibile, in quanto non impone limiti né di età né di livello culturale.
Non condivido nemmeno la tua metafora, in quanto il mio "tentativo promozionale", non lo trovo associabile ad una corsa, ma semmai ad una camminata muti direzionale, ad un pellegrinaggio che prevede diverse tappe, che hanno lo scopo di portare alla medesima metà.
Cmq questo post, non ha nessuno scopo persuasivo, ma puramente esplicativo riguardo il mio umile punto di vista.
Riguardo la discussione con Ferrieri, l’ho letta solo di sfuggita, la leggerò con più calma e posterò la mia opinione a rigaurdo, sperando che questo “duologo”, diventi una discussione di massa.
Cmq grazie per il contributo, non ero a conoscenza della comunità virtuale Liber liber, una bella filosofia di vita, ho anche scaricato la versione Pdf del “Lettore a(r)mato”, spero di leggerlo presto…

Angela Riggio ha detto...

Amici (posso chiamarvi così, vero?), torno ad essere presente dopo giorni di latitanza...almeno il "duologo" può diventare un "triologo" :)
Ma bando alle ciance....ho letto tutto ciò che avete scritto, condividendo un pò tutto....come ho già detto a Rosi, il luogo fisico della libreria Il Punto di Leonforte è disponibile a qualsiasi iniziativa di questo genere, possiamo parlarne più approfonditamente....una delle cose belle del locale è a mio avviso la grande vetrina, che può appunto fare da "teatro" a ciò che avviene dentro: immaginate tanta gente seduta e altra gente fuori che si chiede cosa stanno facendo; probabilmente qualcuno entrerà, pensando magari che si mangi....ma non importa, sarebbe un'opportunità d'oro per coinvolgere qualcuno che non è stato personalmente coinvolto da qualcuno di noi. Credo che questo potrebbe essere un segno forte di "cultura a portata di tutti". Per tale motivo, secondo il mio punto di vista, la proposta di Paolo circa l'orario può avere un senso se fatta il fine settimana, perché come si sa bene dopo un certo orario a Leonforte durante la settimana e con questo freddo non c'è nessuno....
Questa è la mia (anzi, la nostra, mia e del mio ragazzo che è con me proprietario e gestore della libreria) proposta....ma lungi da me essere invadente!! ovunque si faccia e in qualsiasi orario si faccia un incontro di lettura noi faremo di tutto per esserci, compatibilmente con i nostri impegni di lavoro.
E adesso mi sposto dall'altro lato, non ho ancora letto l'intervista a Ferrieri....
A presto

Paolo Sottile ha detto...

Angela non posso che apprezzare il tuo ritorno dalla latitanza ... L'aver reso il "duologo" un "triologo", mi fa ben sperare che il gruppo è in fermento, è ciò non può che essere positivo da tutti i punti di vista ...
La tua proposta segue una certa logica, condivisibile a pieno da me. Anche se, a mio avviso, penso che il modo migliore per testare quale sia la strategia migliore rimane quella di testarla sul campo.
La tua idea ha i suoi vantaggi, ma non mancano gli svantaggi, per esempio: un pubblico più giovane magari il fine settimana preferisce spenderlo dedicandosi a qualcosa di ben diverso rispetto ad un gruppo di lettura, mentre il venerdì potrebbe essere un modo alternativo per passare la serata, a maggior ragione che la movida paesana non offre allettanti alternative. Non saprei, non mi va di prendere posizioni a riguardo, per me va bene qualunque proposta. In fin dei conti tentar non nuoce, in fondo chi non risica non rosica. Sarebbe molto più semplice è democratico se si potrebbe sondare l'opinione dei probabili partecipanti ...

L'isola degli asini ha detto...

@Paolo e per chi ha solo letto senza commentare
Stasera venerdì 4 verso le 20e20 ci si vede alla libreria il punto da angela e carmelo per organizzare il prossimo incontro, chi ha idee le condivida

Paolo Sottile ha detto...

Colgo l'invito da te esplicitamente inoltrato nel condividere le mie idee più o meno condivisibili (scusate l gioco di parole).
Una delle mie idee, sarebbe, quella di: dietro esplicita approvazione unanime dei presenti, e dietro messa a disposizione da qualche generoso partecipante di attrezzatura occorrente per lo scopo, di filmare gli incontri e pubblicarli sul web, in modo da pubblicizzare ed incoraggiare, chi non ha partecipato magari per timore che gli incontri non avrebbero soddisfatto le proprie aspettative. In un epoca di voyeurismo in cui riversiamo, penso che un video che riprenda cosa succede l’ultimo venerdì di ogni mese, all’interno dell’unica libreria che può vantarsi il nostro beneamato paese, penso sia un’occasione ghiotta per i “curiosi da buco della serratura”. Chissà che il video oltre a soddisfare la curiosità, di questa razza in via di sviluppo, non serva da stimolo per far si che questa curiosità morbosa si convertisca in curiosità stimolante e costruttiva?
A voi i pareri…

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