Lettore, eccoti nuovamente convocato per un nuovo viaggio. Mettiti comodo e non addurre scuse di altri impegni e faccende ché il tempo per un viaggio siffatto lo si trova sempre (basta una manciata di ore al dì), e non solo il tempo si trova, ma anche le risorse economiche (giusto quelle relative all'acquisto del libro, edito anche in edizione economica, sappilo) e, infine, le risorse immaginative (ebbene sì, si viaggia soprattutto con l'immaginazione, mi auguro che tu ne abbia una gran scorta).
Si va in Tessaglia, non l'odierna, troppo facile, ma la Tessaglia del II secolo dopo Cristo, a braccetto di un giovane Lucio che, per errore, viene mutato in asino. Quindi, sarebbe più esatto dire, si va a dorso del giovane Lucio che, sotto la veste asinina, vive mille e più vicissitudini che lo portano a contemplare da vicino gli uomini e le loro passioni, finché, grazie all'intervento della dea Iside, riacquista le fattezze umane.
Si va in Tessaglia, non l'odierna, troppo facile, ma la Tessaglia del II secolo dopo Cristo, a braccetto di un giovane Lucio che, per errore, viene mutato in asino. Quindi, sarebbe più esatto dire, si va a dorso del giovane Lucio che, sotto la veste asinina, vive mille e più vicissitudini che lo portano a contemplare da vicino gli uomini e le loro passioni, finché, grazie all'intervento della dea Iside, riacquista le fattezze umane.
Questo, per sommi capi, è il viaggio cartaceo, segue poi il viaggio fisico vero e proprio, lettore, quello in cui tu venerdì 12 dicembre andrai alla volta della biblioteca di Villarosa, comune posto in una conca ai piedi del monte Giurfo e tra due fiumi d'acqua salata e dolce, rispettivamente il Salso e il Morello, così recita la libera e virtuale enciclopedia di wikipedia. Lì incontrerai altri lettori che, come te, sono muniti delle stesse risorse, di cui si diceva sopra, più un'altra, fondamentale, la risorsa sociale (che altro non è se non la capacità di stare e discutere con altri, nel nostro caso, di discutere de L'asino d'oro di Apuleio). Giunto alla fine di questa duplice convocazione, lettore, resisto alla tentazione forte di piazzare lì una frase "effetto baci perugina" sul libro, sul leggere, sulla condivisione e affini, e semplicemente ti auguro un buon viaggio, anzi te lo dico in inglese, good travel, ché nel suono e nell'etimologia, ricorda quel travaglio e quel patire necessario ad ogni conquista degna di memoria.