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sabato 20 dicembre 2014

Le verità dissolute

di Cateno Tempio

Ridotta all'osso, la magia è la convinzione che si possa cambiare la natura delle cose a mezzo di parole. Chi dunque crede che la cultura possa cambiare le cose, professa una fede ‘magica’.

L’Isola degli Asini si è riunita a Villarosa il 12 dicembre, per parlare di un libro sulla magia, quel tragicomico, divertente, angosciante, misterico, iniziatico Le metamorfosi o L’asino d’oro di Apuleio. E noi che asini siamo – come asino diventa Lucio, il protagonista –, quando ci ritroviamo per parlare di un libro, per parlare di parole, non siamo forse degli apprendisti stregoni? Magari non tragici, ma maldestri come l’apprendista della ballata di Goethe, o simpatici come nella trasposizione disneyana in Fantasia.

Come sempre, quando si parla di un libro si finisce col parlare di tanti altri libri. Così Lucio ha continuato le sue metamorfosi: da discorso asinino, s’è fatto rito iniziatico (con un piccola piramide posta al centro: i sempre azzeccati oggettini che portano Orazio e Agata, presenze immancabili, contribuiscono a creare l’atmosfera giusta. Piramide e rosa: nel segno di Iside), poi l’asino s’è travestito da Wittgenstein, per andare a parare sugli spruzzi escrementizi di certa arte contemporanea, contornati da un grande silenzio.


Gli intervenuti per la prima volta ora ridacchiavano divertiti, ora stupiti ci guardavano un po’ perplessi. Fa strano discutere di un libro asinino senza pompa magna, senza accademicità, senza pretendere ruoli cattedratici, ma così, come si parla tra amici, tutti seduti in cerchio, liberi di parlare senza ambire al possesso di verità assolute. Semmai, anzi, dati gli argomenti, ci crogiolavamo a svelare verità dissolute.

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