sabato 30 aprile 2011

Asini 70 acrilico 30 pelo "letteralmente" assetati alla Granfonte

di Carolina Mazza

Come una famelica mandria di asini, non di erba fresca, bensì di libri, nel tempo dove un tempo gli asini (quelli veri) attingevano alla fonte per dissetarsi, noi isolani abbiamo appagato la nostra sete con gli ideogrammi cinesi, oltre che con del buon vino, ci siamo scaldati con un maglione "settanta acrilico, trenta lana", abbiamo ascoltato in lontananza Bjork mista allo scroscio dell'acqua vomitata dalle fontane, siamo sprofondati in un buco dal quale per fortuna siamo riemersi desiderosi di assaporare una fetta di torta all'arancia...




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mercoledì 20 aprile 2011

Intervista involontaria a Viola Di Grado

di Salvatore D'Agostino

«Perché non intervistiamo Viola di Grado?», disse Paolo Sottile.
Avevamo appena scelto il suo libro attraverso skype e la domanda è rimasta sospesa tra la fine dell'incontro dei Lettori Erranti e un morso alla crostata.
Confesso, non conoscevo l'autrice. Di lì a qualche giorno ho ascoltato l'intervista rilasciata a Fahrenheit, letto il libro e spulciato nei motori di ricerca.
Per caso, qualcuno dice per serendipità ma è solo una questione di algoritmi, mi sono trovato a leggere uno strano post sul libro della Di Grado nel blog Letteratitudine in cui Massimo Maugeri, dopo una rassegna di link e una lista di temi reputati importanti, ha posto quattro domande ai suoi lettori per «favorire la discussione».
Dopo alcuni commenti la stessa Viola Di Grado risponde alle domande.
Mi sono incuriosito ed ho ripercorso a ritroso le risposte dell'autrice, rintracciando le domande degli avventori del blog, alla fine ho montato i commenti e ne è venuta fuori intervista involontaria a Viola Di Grado, spontanea, diretta, spesso ironica.
Un'intervista collettiva con i colori di chi ama perdersi in particolari, forse inconsistenti per il libro, ma importanti per la propria vita.


Massimo Maugeri Per prima cosa vorrei chiederti (domanda tipica): come nasce questo libro?

Viola di Grado Come nasce questo libro? So dirti dove: In un buco. 

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martedì 12 aprile 2011

Profumo di Pagine di Castagnole Piemonte

sull'indagine 

Dal profumo dei libri al profumo di Castagnole Piemonte (Torino) con il GdL Profumo di Pagine
Ringrazio Sabrina Carpi




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sabato 9 aprile 2011

Sottotitoli alla locandina e al prossimo appuntamento

di Rosa Salamone

Voi che leggete la locandina e non vi capacitate da quale dizionario della lingua italiana salti fuori quel "sediamuniti" e quale possa essere il significato, se sia un'arma: «Ti sparo con la mia sediamunita!» o un insulto: «Gran pezzo di sediamunito!», sappiate che è un neologismo registrato il 18 febbraio 2011 sul blog lisoladegliasini, il cui significato spiccio è: «Portatevi una sedia da casa se non volete ritrovarvi col culo a terra».

Voi che leggete la locandina e pensate che la Granfonte sia il luogo della birra d'estate o della luminaria che brucia i peccati il Venerdì Santo e riscalda l'aria dei credenti e non di silenzioso stupore o del beviamo un sorso dai ventiquattro cannoli andata e ritorno che s'avvera un desiderio, sappiate che la Granfonte è anche il luogo deputato all'incontro dell'acqua con la pietra, all'incontro delle ventidue arcate come finestre con la campagna intorno, all'incontro di lettori con altri lettori e con un libro dove la pietra si è fatta acqua e la campagna finestra.
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mercoledì 6 aprile 2011

Nino Ucchino e il monumento all'asino itinerante

di Rosa Salamone

Scardino le trame degli incontri che la quotidianità avara ci ficca sotto il naso navigando su internet dove trovo, tra gli altri, Nino Ucchino, scultore messinese e il suo monumento all'asino itinerante che è più di una coincidenza d'intenti con il GdL l'isoladegliasini per via di quell'asino, per via di quell'erranza, e che merita quindi una visita come un parente lontano, in fondo sono solo due ore di strada che si lascia l'entroterra alle spalle, incontra lo stupore del mare ionio a destra e a sinistra l'Etna, maestosa matrona, che sfoggia un look primaverile audace di cime innevate su nera cenere nera.
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lunedì 4 aprile 2011

I libri in testa di Roma


Dal 2002 leggono per passione ad un pubblico di sconosciuti, sono I libri in testa di Roma.
Ringrazio Alessio, Elvio, Giuseppe, Michele, Nadia per la disponibilità. 




Quando nasce il vostro Gruppo di lettura e perché? 

Il gruppo non è un vero e proprio GdL, è nato alla fine del 2002, durante un incontro con alcuni partecipanti al vecchio newsgroup "it.cultura.libri". Volevamo organizzare qualcosa insieme, e abbiamo pensato a delle serate di letture ad alta voce. Ci siamo accordati con una libreria di Roma [libreria Croce] e abbiamo cominciato con delle letture a tema: sceglievamo via via un argomento e ognuno di noi preparava un paio di brevi letture. Poi abbiamo fatto serate dedicate a un solo libro, e negli ultimi tempi anche a un autore. La prossima serata, la n. 58, sarà dedicata a "L'uomo senza qualità" di Musil.
All'inizio eravamo otto, o meglio sette, perché l'ottavo era di Pistoia e in pratica non ha mai partecipato alle serate. Poi, col tempo, due persone, hanno abbandonato il gruppo e una si è aggiunta, così adesso siamo in sei. 


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sabato 2 aprile 2011

Visti da skype

di Ornella Salamone

All'inizio vi sentivo soltanto, non riconoscevo molte voci, il presentimento che ci fosse qualcuno di nuovo si è fatto realtà quando sono arrivate anche le immagini che, anche se  sfocate e imprecise nei tratti, mi hanno messo davanti all'evidenza che eravate in tanti, 15 mi dicono, benissimo!!!
Devo dire che per essere un gruppo nuovo ed eterogeneo vi siete amalgamati bene! E che Bandini pur suscitando emozioni contrastanti (da stronzo..., a incoerente..., a poverino avrà avuto un infanzia difficile! Povero Arturo psicanalizzato..., a non è il libro che porterei su un'isola deserta!) ha mosso un'interessante discussione fra sconosciuti.

Potenza della letteratura...
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venerdì 1 aprile 2011

Arturo Bandini, una disperata leggerezza

di Rosa Salamone

Anno 1984, Calvino viene invitato dall'Università Harvard a tenere un ciclo di sei conferenze.
Il tema è libero e lui sceglie "Alcuni valori letterari da conservare nel prossimo millennio", ne individua sei, come il numero delle lezioni da tenere,  leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, coerenza (quest'ultimo rimasto allo stadio di appunti).
Nel settembre del 1985 Calvino muore, quindi non terrà mai le sei conferenze che verranno pubblicate postume nel 1998 con il titolo: Lezioni americane.

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