martedì 12 aprile 2011

Profumo di Pagine di Castagnole Piemonte

sull'indagine 

Dal profumo dei libri al profumo di Castagnole Piemonte (Torino) con il GdL Profumo di Pagine
Ringrazio Sabrina Carpi




Quando vi siete costituiti come GdL? 

Abbiamo deciso di fondare un GDL nel dicembre 2007 perché da un po' di tempo alcuni di noi coltivavano il desiderio di incontrarsi in un luogo comune, ove poter chiacchierare e scambiarsi consigli di lettura.
Nel corso del tempo lo abbiamo proprio fatto diventare un "salotto letterario" in cui ci incontriamo mensilmente in orario serale, talvolta su di un argomento prestabilito e talvolta ad argomento libero.
Ci chiamiamo "Profumo di Pagine" perché i libri profumano e noi siamo persone che amano respirare il delicato profumo della cultura liberamente condivisa.
Ci incontriamo normalmente il secondo venerdì di ogni mese presso la biblioteca comunale di Castagnole Piemonte (un piccolo paese di 2000 abitanti comprese mucche e galline della seconda cintura di Torino) per leggere alcune pagine di un libro, cui seguono piacevoli dibattiti su cui ci si confronta e ci si consiglia reciprocamente letture. Inoltre, ci sono persone che vi partecipano anche soltanto come semplici uditori. I nostri incontri, fra l'altro, sono "addolciti" da una tazza di tisana e qualche biscottino, proprio come si farebbe in un salotto privato. 


Che struttura vi siete dati? 

Non abbiamo una particolare struttura: ognuno è libero di entrare ed uscire quando lo desidera. Il nostro è un gruppo di lettura eterogeneo in quanto composto da persone adulte ed anche da ragazzi in età scolare (medie ed elementari). Proprio loro hanno definito il nostro GDL un appuntamento cui amano prendere parte come momento in cui essi possono esprimersi ed essere contestualmente ascoltati, oltrechè attingere consigli di lettura.
Bello ed importante, vero?
Direi che hanno colto il significato dell'esperienza della lettura condivisa. 


Per lo scrittore argentino Alberto Manguel “la lettura è un atto individuale che va verso la società”, per voi cosa ha significato l’esperienza della lettura condivisa? 

|Emilio e Iolanda (pensionato e casalinga)|
Essendo il nostro gruppo piuttosto eterogeneo e va dai ragazzi ai pensionati, è un modo per capire e integrare l'esperienza ed il modo di vivere di persone diverse per età.


|Roberto (impiegato)|
L’esperienza della lettura condivisa permette di acquisire esperienze e punti di vista diversi dai propri. Permette di riavvicinare le persone , quando si vive ormai in un mondo fatto di televisione ed internet .
Le serate di incontro lasciano un non so che di allegria , forse perché il gruppo è giovane e numeroso.
E’ da poco che ne faccio parte , ma sta diventando un momento di evasione dai problemi familiari per entrare in una realtà più globale.


|Mentana (pensionata)|
La lettura condivisa, a mio modesto parere, sprigiona una sottile energia che lega i lettori nelle loro varie espressioni di pensiero. 


|Stefania (alunna scuole medie)|
Il gruppo di lettura è un appuntamento che attendo con piacere perchè è un momento in cui posso esprimere le mie opinioni. Inoltre ascolto anche i consigli di lettura che arrivano dalle altre persone.
Mi diverto molto perché scherzo anche con i miei coetanei che sono anche miei compagni di scuola. 


Qual è il libro che più di ogni altro ha lasciato una traccia nel vostro vissuto personale e comunitario? 

|Emilio|
IL NOME DELLA ROSA di Umberto Eco è il libro che più è rimasto vivo nella mia memoria e che ho riletto più volte. Per me è un classico, con questo personaggio ( frate Guglielmo) che si muove tra corruzione e fanatismo religioso, mantenendo intatto il rigore scientifico del suo ragionamento e la sua onestà intellettuale. Un esempio per la società moderna attuale.


|Iolanda|
A me è piaciuto molto IL PESO DELLA FARFALLA di Erri De Luca. Un racconto in grado di emozionare come una poesia.


|Roberto (impiegato)|
Il libro che mi ha segnato di più è ‘il piacere di vivere ‘ di Anne Ancelin Schützenberger.


|Mentana (pensionata)|
Il libro che più ha lasciato una traccia nel mio vissuto è "Ritorno a Ponte Stura" di Lalla Romano.
Un ritorno al paese natale suo e mio: Demonte, un ritorno reale e insieme impossibile al mondo dell'infanzia. "Musica che evoca profumi, mai dimenticati, che non disturba il silenzio interiore".
Cos'è essenziale, nei ricordi? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era.
In fondo è la sola immortalità che ci compete, assieme a paesaggi grandiosi ed a volte misteriosi. 


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1 commenti:

Salvatore D'Agostino ha detto...

L’IDA,
interessante la considerazione di Roberto sul gdl.
Soprattutto la frase finale «ma sta diventando un momento di evasione dai problemi familiari per entrare in una realtà più globale».
L’idea di entrare in una realtà globale attraverso la lettura condivisa mi fa riflettere sul termine spesso abusato del termine ‘globale’.
Poiché grazie all’invenzione della scrittura le culture diverse hanno iniziato il loro viaggio da locale a globale. Grazie al libro i popoli si sono messi in ‘rete’.
Inoltre, apprezzo la totale trasversalità di età del gruppo.
Mettere insieme maturità diverse, dall’adolescente all’adulto senile, implica una buona dose di empatia.
Saluti,
Salvatore D’Agostino

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