venerdì 25 marzo 2011

Colloquio col GdL Bibliochiacchiere della Biblioteca comunale Giudizzolo (Mn)


Ha inizio l'inchiesta sui Gruppi di Lettura sparsi sul territorio italiano con questo colloquio fatto con il Gruppo di Lettura Bibliochiacchiere della Biblioteca comunale Giudizzolo (Mn).
Ringrazio Arianna Fornari per la sua disponibilità. 



Quando vi siete costituiti come GdL?
Il nostro GdL si è costituito nel novembre del 2005, ed è nato da un’idea lanciata un po’ per caso, alla quale in realtà all’inizio non era nemmeno stata data troppa importanza. Durante l’estate dello stesso anno infatti, approfittando di una calda serata di luglio in cui nella nostra biblioteca fu presentata l’edizione 2005 di Festivaletteratura, abbiamo chiesto ai presenti chi eventualmente sarebbe stato interessato a costituire e poi a partecipare ad un GDL.
È stata una vera sorpresa la risposta che ne abbiamo ricevuto e, con un po’ di incoscienza ed inesperienza, abbiamo deciso di partire per questa nuova avventura: ormai il dado era tratto, non avevamo altra scelta.
Ed ancora oggi, a distanza di più di 5 anni, è proprio l’entusiasmo che deriva dai nostri lettori a farci andare avanti.
Nel corso di questi anni ovviamente il GdL ha subito una sua evoluzione: all’inizio avevamo affidato il coordinamento ad una nostra collaboratrice che legge di mestiere ed è sempre aggiornatissima in materia (se volete, potete anche visitare il suo sito: Lettore ambulante), poi col tempo siamo passati ad una gestione per così dire più “casalinga”. Me ne occupo io in prima persona cercando di renderlo un appuntamento sempre più piacevole e accattivante, non solo nella scelta dei titoli proposti di volta in volta, per i quali in genere cerco di seguire un tema anno per anno, ma anche nel rispetto (non troppo serioso) delle 7 regole d’oro del GdL: la nostra regola preferita è la 5° (se c’è qualcosa da mangiare e bere è meglio!).

Che struttura vi siete dati?
Ilarità a parte, il nostro GDL è piuttosto eterogeneo, con una netta predominanza femminile e con alcuni partecipanti assidui che non mancano ad un appuntamento da ben 5 anni.
Inizialmente i nostri incontri erano piuttosto chiusi, cioè rivolti solo a chi espressamente aveva dato la propria adesione: come sempre succede nelle nuove avventure si è assolutamente ligi alle regole, poi però abbiamo capito che in realtà il GdL non deve essere una sorta di setta riservata a pochi, ma aperta a tutti coloro che amano la lettura e vogliono difendere il diritto e l’azione del “leggere”. Ogni nostro incontro ora è aperto a tutti e questo ha fatto sì che si avvicinassero al piacere della lettura anche persone che mai nemmeno erano entrate in una biblioteca o in una libreria, ma che hanno comunque trovato nei nostri incontri una piacevole alternativa a quello che può offrire un piccolo comune come il nostro (Guidizzolo è un paese dell’Alto Mantovano di ca. 6000 abitanti).
Da 3 anni a questa parte ci siamo anche dati un nome: Bibliochiacchiere. Scelto tra varie proposte dei nostri lettori come quello che meglio risponde alle nostre caratteristiche: un gruppo di lettori senza nessuna pretesa di “critica letteraria”, ma nemmeno riuniti per caso o per noia, bensì tutti accomunati dalla passione per la lettura e dal piacere che deriva dal discorrere con altri di ciò che si è letto.
Siamo circa una quindicina di persone, a volte più a volte meno, io faccio da moderatrice e “conduco” la serata cercando di far parlare un po’ tutti, non solo del libro scelto per la lettura condivisa, ma anche di altri libri che sono stati letti individualmente e si ritengono tali da poter essere consigliati agli altri partecipanti. Da qui scaturisce poi una discussione, a volte anche accesa, che è la linfa del gruppo stesso.
Ci incontriamo solitamente il martedì sera, alle 21, in biblioteca, ogni 5/6 settimane, alternando gli incontri con i consigli di lettura del Lettore ambulante, che ci tiene aggiornati soprattutto sull’editato delle piccole case editrici, e con una rassegna di “Incontri letterari” in cui un lettore per passione e collaboratore di una libreria della zona, ci propone letture e film a tema.

Per lo scrittore argentino Alberto Manguel “la lettura è un atto individuale che va verso la società”, per voi cosa ha significato l’esperienza della lettura condivisa?
| Rosalba |
Sono andata fuori di testa, nel senso positivo dell’espressione perché mi si è aperto un mondo nuovo che ha dato uno sbocco alla mia vita.

| Silvana |
Sto pregando che qualcuno mi mandi in galera per leggere 'Guerra e pace'! e comunque il GdL mi ha stimolato a leggere autori che di mio non avrei letto. Molti non mi sono piaciuti, ma altri sono stati delle vere e proprie scoperte.

| Maddalena |
Mi piace l’idea di discutere con tutti e confrontarmi su tematiche che tutti hanno condiviso.

| Arianna|
Del GDL mi piacciono e mi stimolano molto le discussioni e i dibattiti che ne scaturiscono: spesso e per fortuna le opinioni non convergono, e questo aiuta sicuramente ad aprire la mente.

| Ronny (è l’unica “quota azzurra” del GDL) |
Personalmente le mie letture erano limitate ad un genere in particolare, gialli e thriller. Grazie al GDL mi sono avvicinato ad autori e generi molto diversi tra loro.

| Daniela |
Condivido quanto detto dagli altri partecipanti e mi piace che ogni tanto ci siano due conduttori 'esterni' che danno consigli di lettura tra loro molto diversi, perché si compensano parecchio.

| Annamaria |
Hanno già detto tutto gli altri, però un altro aspetto che è sicuramente molto stimolante e piacevole è rappresentato dagli incontri con gli autori: interessantissimi gli incontri con Michela Murgia, Claudia Rusch, Teresa Ciabatti e Andrea Vitali.

| Teresa |
Inizialmente per me era un’occasione per uscire di casa e incontrare gente, anche perché non mi ritenevo all’altezza di partecipare ad un GDL. Pensavo si leggessero solo dei gran 'mattoni' e dei libri difficili. Invece poi ho scoperto quanto sia bello poter dire agli altri la mia opinione, anche se spesso non è condivisa. I libri consigliati non sempre mi interessano, ma per correttezza e rispetto li leggo e spesso mi piacciono anche. 

Qual è il libro che più di ogni altro ha lasciato una traccia nel vostro vissuto personale e comunitario?
| Rosalba |
Zattera di pietra di Josè Saramago

| Silvana |
La frontiera scomparsa di Luis Sepulveda

| Maddalena |
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

| Arianna|
Mia madre è un fiume di Donatella Di Pietrantonio

| Ronny (è l’unica “quota azzurra” del GDL) |
La strada di Cormac McCarthy

| Daniela |
Accabadora di Michela Murgia

| Annamaria |
Chiedi perdono di Ann-Marie MacDonald

| Teresa |
Pozzoromolo di L.R. Carrino; Meridiano Zero

| Marisa |
L’enigma di Cartesio di Frederic Serror e Herio Saboga

| Patrizia |
L’ibisco viola di Adichie Chimamanda Ngozi

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4 commenti:

Salvatore D'Agostino ha detto...

L’isola degli asini,
mi piace il nome Bibliochiacchiere, l’attività del Lettore ambulante e la frase di Rosalba:«Sono andata fuori di testa, nel senso positivo dell’espressione perché mi si è aperto un mondo nuovo che ha dato uno sbocco alla mia vita».

Avrei dei dubbi sulle regole (anche se intuisco l’uso ironico e forse libero di queste norme) per comodità le riporto [tra parentesi quadre le mie note]:

1. Ogni membro del gruppo non può parlare più di 3-4 minuti per volta.
[Troppo militare per non dire da question time, non sarei così fiscale]

2. Non interrompere quando parla qualcun altro.
[Condivido]

3. Non parlare con gli altri privatamente ma dire a tutti quello che si pensa.
[Direi, parlare con gli altri privatamente senza disturbare]

4. Designare un leader che dirige l’incontro, e che non deve essere messo in discussione quando disciplina gli interventi.
[Odio i termini leader e disciplina ma capisco l’intenzione]

5. Se c’è qualcosa da mangiare o bere è meglio!!!
[Su questo punto sarei intransigente: si deve mangiare e bere sempre!!!]

6. Non arrivare in ritardo, a discussione avviata.
[Necessario, direi fondamentale]

7. Cercare di leggere sempre il libro scelto, anche se non piace.
[Non condivido, se non piace il libro non si deve leggere e motivare la non lettura. Evitando di fare polemica gratuita, la non lettura è una scelta condivisibile]

Un saluto ai bibliochiacchieroni di Giudizzolo,
Salvatore D’Agostino

giam ha detto...

Il nostro GdL è molto meno "strutturato", diciamo così... Non abbiamo regole canonizzate e, più che altro, cerchiamo di rispettare quelle basic della civile convivenza. Fremo restando che ogni situazione è diversa dall'altra e che, quindi, ciò che funziona in una può non funzionare in un' altra, mi sembra che molte delle sette regole d'oro sarebbero, nel nostro GdL, semplicemente inapplicabili. Lo "spirito" del nostro GdL è quello della comunicazione "orizzontale", cosa che implica, ad esempio, il considerare che una persona timida avrebbe difficoltà con limiti di tempo oppure, viceversa, con l'obbligo di parlare. Inoltre, i nostri incontri ruotano di volta in volta su un libro, "presentato" a rotazione dai vari partecipanti e non necessariamente letto dagli altri (nessuno di noi, tranne Stefano, ha letto "Il Mulino del Po"... e dubito molto che qualcun altro lo leggerà mai...). Anche il nostro blog è sregolato: ci scrive chi vuole. Anzi, personalmente, preferirei che sul blog venissero riportati più frequentemente le presentazioni fatte durante gli incontri, ma non tutti hanno tempo/voglia di scrivere.
Una presentazione scherzosa del nostro GdL la tovate qui: http://gruppo_lettura.blog.tiscali.it//FAQ_sul_Gruppo_di_Lettura_di_Vaiano_1626065.shtml

L'isola degli asini ha detto...

@Giam
Mi piace l'anarchia e l'ironia che si respira dalle vostre parti, mai prendersi troppo sul serio, anche se non starei lì a spaccare il capello su delle regole scritte che chissà nella pratica quanto vengano rispettate.
Trovo che l'intenzione fosse più un tracciare una strada senza per questo negarsene altre.
Intanto impariamo a sillabare nomi di luoghi, Giudizzolo, Vaiano, che nella nostra cartina mentale dell'Italia prima non esistevano.

Salvatore D'Agostino ha detto...

Giam,
condivido il vostro spirito.
Riprendo il finale del commento di Rosa: «Intanto impariamo a sillabare nomi di luoghi, Giudizzolo, Vaiano, che nella nostra cartina mentale dell'Italia prima non esistevano».
Poiché si lega all’idea di CONTESTO/TESTO di Jenny Hartley l’autore del libro ‘The Reading Groups Book’.Vi rimando al link dell’introduzione a quest’inchiesta---> http://lisoladegliasini.blogspot.com/2011/03/indagine-sui-gruppi-di-lettura-italiani.html
Mi piace slegare la parola CONTESTO in CON TESTO.
Ovvero l’“atto di lettura” (sintesi di Luca Ferrieri) è una lettura in un luogo (contesto) con testo.
Mi piace anche pensare all’improbabile femminile di contesto: CONTESTA
CONTESTA l’indicativo e l’imperativo del verbo contestare che dal latino con + Testis: testimone.
CONTESTARE=Con testimone
Anche la parola CONTESTA si presta a essere separata in CON TESTA.

Ecco, trovo straordinario un CONTESTO dove CON TESTA si CONTESTA CON TESTO a mano.

Saluti,
Salvatore D’Agostino

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