lunedì 12 novembre 2012

Il punto di vista del ciclope

di Rosa Salamone

Ecco s’avanza uno strano lettore” è l’incontro promosso dalla Biblioteca di Cologno Monzese con l’intenzione di chiamare a raccolta i gidiellisti di tutta Italia per una discussione sui Gruppi di Lettura. A girarmi l'invito è Anna Luridiana, una collaboratrice della Biblioteca di Cologno,  che ho tra i miei contatti per fortuite e fortunate coincidenze. Io, che da poco nell'entroterra siculo ho dato vita ad un GdL e che per lavoro mi trovo al nord, trovo l'occasione succulenta e mi precipito con l’entusiasmo del neofita.
L'incontro è a Cologno, a Villa Adria. Al mio arrivo la sala a pianterreno è piena e straborda, vengo pertanto dirottata, insieme ad un centinaio di altre persone, in una sala al primo piano, l’aula consiliare, dove per l’occasione è stato allestito uno schermo su cui si proietta il dibattito che sta avvenendo giù al primo piano. Da questa sala in differita, gusto gli “Affondi” mattutini in programma, ricchi di spunti e riflessioni, tra tutti l’intervento di Luca Ferrieri, preciso e puntuale nel delineare il profilo del lettore (non) comune e il senso della lettura condivisa.
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sabato 10 novembre 2012

Sfumature tra viaggi e miraggi

di Paolo Sottile

Premessa
Penso non esista modo più economico, immediato e piacevole di viaggiare se non attraverso le pagine di un libro. Se solo consideriamo il suo prezzo medio (intorno ai 15 euro) dove potremmo arrivare spendendo la stessa cifra?

Senza contare dell’immediatezza, attraverso un libro si può fare “il giro del mondo in 80 giorni”, o inabissarci per “20000 leghe sotto i mari”, senza il fastidio, dei vaccini (necessari per visitare alcune parti del globo), dei passaporti, delle prenotazioni, dei bagagli, dei check-in e quanto altro comporta un vero viaggio. Grazie ai libri, noi asini erranti in quasi due anni abbiamo errato lambendo le piazze, le biblioteche, le librerie della provincia di Enna e passando dalla California di Arturo Bandini, alla Leeds di Amelia, alla Russia della fattoria di Jones, alla Londra vittoriana di Oliver Twist, dall’Uta-jima (Giappone) di Shinji e Hatsene alla Torino di Natalia, per non parlare del lungo viaggio intrapreso dall’elefante che partì da Lisbona fino al confine con la Spagna, e poi da Valladolid fino a Vienna, passando per Genova, Verona, Padova e Innsbruck. Noi intraprendenti asini erranti, non ci siam fatti mancare neppure un galattico attraverso lo spazio e pianeti ai più sconosciuti, per poi approdare alla New York di James, tornare alla Vigevano post-industriale per poi ripartire per il nostro ultimo viaggio ad Haifa in compagnia del professor Rivlin.



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martedì 30 ottobre 2012

La vita è l'arte dell'incontro

di Rosa Salamone





La vita è l'arte dell'incontro, ha scritto qualcuno. 
Bancarella del Libraccio, tra i tanti un libro, Un motivo privato di Renzo di Renzo. Lo compro: la quarta di copertina è una sirena a cui non resisto. Cammino e lo sfoglio. Cammino e leggo. Cammino e trovo una dedica.

"Caro Mario, grazie per aver creduto al primo. Spero ti piaccia anche questo, Renzo".
La dedica è un tratto di penna nera dello stesso Renzo di Renzo.
Il signor Mario qualcuno che non ha creduto, al secondo.
Chi legge e cammina una che gode della storia nella storia.
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domenica 14 ottobre 2012

L'oro che si cerca in ogni libro

Un libro che di pagine ne ha più di cinquecento.
Un protagonista che ne ha di matrimoni da frequentare:
da quello festoso della studentessa araba
a quello fallito del figlio
a quello quasi impossibile tra ebrei e musulmani.
E un lettore che si perde in tanto dire.
La noia e lo stupore sfogliati.
L'oro che si cerca in ogni libro.
I detriti setacciati.
E qualche pepita parola che rilucerà di verità
nell'incontro con altri lettori.

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domenica 7 ottobre 2012

Istruzioni per l'uso di libri sottratti

di Rosa Salamone 

Qualche giorno fa con i miei alunni stavo facendo un gioco linguistico che ha incendiato la loro fantasia: il giocabolario. Il gioco consiste nel prendere un nome comune e darne una definizione fantastica. Faccio un esempio: marcia, gara sportiva andata a male; amo, attrezzo per pescatori sentimentali.

Ho pensato a questo gioco per introdurre una parola che mi ronza in testa per rabbia e sdegno. La parola è paesano. La definizione che ne dò riferendomi al giocabolario e che, ahimé, non ha nulla di fantastico è: abitante di paese che dice sempre no. Dice no per partito preso. Dice no per pigrizia. Dice no per non mettersi in discussione.

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lunedì 10 settembre 2012

Un non dialogo in una non piazza

di Rosa Salamone 

Carichi come asini attraversiamo il paese. In spalla una sedia, tra le mani dei libri, un dolce, un notebook. Lo sguardo della gente ci segue perplesso e aggiunge carico a carico. Raggiungiamo la meta, piazza San Francesco, in realtà una non piazza con una non fontana al centro, intorno del verde trascurato però recintato e delle panchine, verdi anche quelle, mimetiche e inosservate al passante. Qui è previsto l'incontro con altri lettori: alcuni presenti fisicamente, altri in spirito tra noi grazie a skype. A innervare il dialogo è il libro scelto e letto per questo mese, Il maestro di Vigevano di Lucio Mastronardi. È un dialogo a tratti monologo, a tratti sovrapposizione di voci, sbadiglio anche, interpretazione surreale della vera intenzione del libro, riferimento ad altri libri e a film, infine. 
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martedì 28 agosto 2012

Della lettura

di Rosa Salamone 

Siamo lettori, non critici. L’unica cattedra che abbiamo è il tavolo sul quale distendere le gambe mentre leggiamo, in una delle tante strambe posizioni assunte da chi legge. L’altra, frequente, è camminare per le stanze, il libro tra le mani come bussola, la voce alta a rimbalzare tra le pareti.
Siamo lettori, non critici. Nessuna laurea incorniciata a fare bella mostra di sé, di noi. Unica cornice la finestra su cui si posa e riposa lo sguardo, tra una pagina e l’altra.
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