domenica 19 maggio 2013

L’uomo per Pilar Albaracín è diventato un “asino coltivato”

di Salvatore D'Agostino
 

Pilar Albaracín è un artista spagnola «le sue produzioni – osserva la critica Rosa Martínez - si concentrano sull'analisi della cultura dominante e, in particolare, sui luoghi comuni che rappresentano l'identità andalusa. Non da una prospettiva remota e intellettualizzata, ma attraverso un'emotiva e sovversiva immersione nella antropologia del quotidiano. Folklore e tradizioni popolari, riti alimentari, miti religiosi, e il ruolo delle donne nella distribuzione del potere o feste collettive come la corrida sono criticamente distorte nello specchio delle sue riflessioni.» 

Nel suo lavoro del 2010, Asnería, un asino imbalsamato legge un libro sopra una montagna di libri e riviste.


L’artista, in questa installazione, denuncia il pieno di cultura che ci arriva dai diversi media, al punto che l’uomo è diventato, per Pilar Albaracín, un “asino coltivato”.  
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venerdì 17 maggio 2013

Il frammento è il discorso

di Rosa Salamone

Ciò che resta del libro "Quando Teresa si arrabbiò con Dio" di Alejandro Jodorowsky: l'impossibilità di un discorso unitario sul libro stesso, di un discorso che lo cinga in un solo abbraccio. Procedo, quindi, per frammenti, ossia pezzi rotti/conservati/fragili. Il frammento, cito e altero il Roland Bathes di Frammenti di un discorso amoroso, non dà la felicità, ma è abitabile, un tetto precario e breve, illusorio riparo.

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sabato 4 maggio 2013

Con barba o senza barba

Lolita, il classico che tutti pensano di aver letto e invece o ne hanno sentito parlare o hanno letto la quarta di copertina o hanno visto il film, soddisfatti.

Ma tant'è! Sembra che il libro non abbia bisogno di lettori, a detta dello stesso Nabokov che, in una delle rare interviste rilasciate, alla domanda su quale fosse il suo lettore ideale, pare abbia risposto che l'unico lettore che gli interessa è quello che vede nello specchio ogni mattina mentre si fa la barba.

Noi, lettori erranti, in attesa che ci cresca la barba, per la noia o l'ammirazione, ci si vede comunque sediamuniti a Sperlinga sabato 25 maggio alle ore 21 nella piazza sotto il castello.
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domenica 28 aprile 2013

Quando Teresa s'arrabbiò con Dio a San Giorgio

di Giovanna Di Vita

Il cielo quasi totalmente privo di nuvole, un cane erratico che si avvicina attratto da odori e voci che ha solo bisogno di compagnia, il vino e la magia di un libro difficile, ma che rapisce...


È difficile il libro di Alejandro Jodorowsky “Quando Teresa si arrabbiò con Dio” e inizia proprio con l’immagine forte di una donna disperata e calva che non riesce a sopportare il dolore della perdita di un figlio e, per questo, maledice Dio. Ha il sapore dell’eresia questo esordio, ma non per Jodorowsky che riconosce il potere liberatorio dell’arte anche con quegli eccessi figurativi che scatenano forti reazioni emotive in chi legge i suoi romanzi o assiste alle sue performances.
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lunedì 8 aprile 2013

C'è tempo


Parafrasando il cantautore genovese Ivano Fossati che, a sua volta, parafrasava l'Ecclesiaste o Qohelet, C'è tempo.

C'è un tempo per leggere libri, per i fatti propri e nei modi più disparati, e un tempo per condividere la lettura.

C'è un tempo per parlare e uno per ascoltare, se si vuole conoscere qualcosa o qualcuno che non è te stesso.

C'è un tempo per errare e uno per sedersi su sedie portate da casa, altrimenti si rischia di stare in piedi o culo a terra.

C'è un tempo per essere asini e uno per fare gli asini e, come il Lucio dell'Asino d'oro di Apuleio, aprirsi all'incontro.

C'è un tempo, che è adesso, in cui i pensieri trovano una piazza e una voce e "orecchie grandi" per ascoltare meglio, piccina mia, Quando Teresa si arrabbiò con Dio.

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sabato 9 marzo 2013

Paolo Franchi, lettore del Gruppo di Lettura di Vaiano

Dopo essersi arenata nelle secche della quotidiana fatica di chi naviga per passione nel mare dei Gruppi di Lettura italiani, riprende l'indagine sui GdL. Riprende e indossa non la veste dell'intervista, ma quella di una presentazione scritta da un lettore: Paolo Franchi che si racconta e ci racconta il GdL di Vaiano, in provincia di Prato. Il tono è divertito e leggero, ma gli argomenti trattati sono trasversali a molti GdL: dalla solitudine del lettore, al bisogno di riconoscere ed essere riconosciuto, al rapporto esclusivo tra libro e lettore che preclude ogni critica e la riferisce a se stesso, non mettendo distanza tra sé e il libro.


La vera storia del Gruppo di Lettura Vaiano

di Paolo Franchi

Da dove cominciare? Siamo nati nel 2007 e parlare di noi significa innanzitutto parlare di Giampiero, il padre fondatore. Voi direte, che ci vuole a fondare un gruppo di lettura? Basta convincere un gruppo di sfaccendati a riunirsi due lunedì al mese e farsi dare le chiavi della biblioteca. Niente di più sbagliato. Ci vuole un uomo speciale, uno che riesce a farti alzare dal divano nelle sere d’inverno, uno col carisma. Uno che ha ricevuto in sogno da Daniel Pennac il decalogo del lettore e ha deciso di regalarlo al mondo. Cosa poteva fare un uomo del genere? Ha riunito attorno a sé pochi e fidati discepoli e ha seguito il suo destino. Io ancora non c’ero, ma so che le prime riunioni si sono svolte in un freddissimo scantinato sotto la biblioteca, non so se c’erano pure il bue e l’asinello.
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sabato 2 marzo 2013

Gloria e baldoria, solitudine e polvere

di Rosa Salamone

In "gloria e baldoria" ha inizio l'incontro dell'isola degli asini alla biblioteca comunale di Agira, ossia mangiando chiacchiere, bevendo vino e parlando, intorno ad un tavolo, del libro di Gabriel Garcia Marquez, Cent'anni di solitudine, un'"opera mondo", come la definisce Franco Moretti, saggista italiano, fratello del più noto Nanni Moretti, perché "summa di tutti i saperi, gli stili, le eredità del passato", a metà tra "la narrazione filosofica, il saggio, l'enciclopedia, a volte la tragedia, a volte la lirica".












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