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domenica 2 novembre 2014

I guardiani della memoria

di Orazio Crispo

Nella biblioteca comunale di Aidone due piccoli manichini impettiti, vestiti con abiti ottocenteschi, sembrano vigilare sulle teche, sui libri, sulle spoglie del tempo, sugli echi del passato.

Dentro queste sale, accolti da un corteo incuriosito e festante, è iniziata la notte degli Asini investigatori, legati dalla Promessa di imprigionare un personaggio e smascherare uno scrittore. 

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domenica 12 ottobre 2014

L'imprevisto come souvenir nella Svizzera di Dürrenmatt

In coincidenza con la notte di Halloween, tra un dolcetto scherzetto, saremo ad Aidone "posto lombardo anche se non si trova nel Val Demone" come lo definiva Elio Vittorini in Conversazione in Sicilia. Aidone è un paese di 5000 abitanti circa, posto a 800 metri di altitudine sui monti Erei, sede del sito archeologico di Morgantina, di un museo, un castello e tante chiese. Qui, noi lettori, dialogheremo del libro di Friedrich Dürrenmatt La promessa, un romanzo giallo con tutte le carte in regola: assassinio efferato, colpevole individuato, caso risolto, giustizia è fatta, ma che a poco a poco sotto gli occhi del lettore si smonta e ricostruisce fino a ribaltarsi nel suo contrario in un giallo difettoso e irrisolto. Uno scrittore e un comandante di polizia in pensione sono i due narratori in viaggio da Coira a Zurigo, in un on the road svizzero alla fine del quale il lettore si ritroverà tra le mani come souvenir l'imprevisto.


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domenica 28 settembre 2014

Grande rock, Piccolo libro

di Orazio Crispo

Catenanuova è un paese sorprendente, un paese rock.

Talmente immerso nella musica che puoi trovare palchi e concerti live in ogni via del centro, assordato dalle chitarre svisate e dall'inglese approssimato per dialetto. Talmente sorprendente da sospettare che la “Catena” non rimandi a rosari, Marie e cristianità varie, ma ad un legame con borchie e cuoio heavy, ad una passione poco evangelica e molto metal. Una passione rock.

Affondati in un sound anni ’70, trapanati da un vento elettrico e chiusi in un cerchio malvatico, abbiamo iniziato la nostra seduta di autocoscienza collettiva... E come consci di un potere assoluto e inquisitorio, siamo riusciti a bruciare il vincitore del premio Strega, incenerendolo sul rogo dell’approssimazione letteraria e della sregolatezza narrativa. Un vero peccato, perché a me quel libro era piaciuto. 

Malgrado le tesi assolutorie e i tentativi di abiura, la maggioranza ha emesso verdetto, si è alzata ed è sprofondata nella notte musicale.

Ma dai tristi resti di quel libercolo ancor fumante già si scorge l’ombra di una Promessa… Forse di una nuova minaccia, perché dalle ceneri di un Piccolo libro un maestoso Dürrenmatt risorgerà, foriero di nuove discussioni. Con lo spettro di un Francesco ad agitarsi su di noi.



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