domenica 30 dicembre 2018

Sulla strada di casa

di Orazio Crispo
   Così come ogni racconto ha una trama, così ogni vita porta con sé un prezioso ordito, tessuto con il filo tenue dell’esistenza. 

   Ancora una volta, sotto una volta fatta a botte, gli asini si sono riuniti. 
…Eccoci dunque alla resa dei conti, alla resa dei libri. 


   All’interno di una fredda cantina, giocando sulla traccia leggera della memoria, qualche Asino stavolta si è perduto nella traduzione, qualcun altro si è scoperto nell’impossibilità di raccontare o di leggere, ma tutti si sono ritrovati con la voglia di evocare sensazioni passate e con la gioia sottaciuta di stare ancora insieme nonostante trame distanti e destini diversi. 

   Insieme per ricostruire il tempo perduto e rievocare l’amore per la letteratura. Come tutti gli amori, il nostro si presenta fragile ma eterno e ha bisogno di cura incessante per sopravvivere e spirito di dedizione per continuare. Un amore di carta, insomma, di cui siamo fieri. 


   Insieme ancora una volta per raccogliere frantumi di memorie e ricostruire, come in un prezioso puzzle letterario, esperienze giocate sul filo del ricordo.

   Stavolta sul tagliere della nostra cantina è stato collocato il maestro dell’estetismo antiborghese e della memoria evocata grazie alle sensazioni, agli odori e ai sapori: il Marcel Proust della Strada di Swann. 


  Capolavoro dei capolavori che da esso discendono, il libro è stato sapientemente commentato da chi, non pago della mole enorme di parole, ha assaporato ripetutamente i suoi infiniti tragitti, le sue infinite sfumature, alla ricerca di un significato che mai faccia scorgere il vuoto di un mondo che a volte sfugge alla nostra comprensione. Sempre alla ricerca di un amore che ricomponga la nostra vita in frantumi... 

   Un mondo che della letteratura e della filosofia ha bisogno per ristabilire un ordine nel caos dell’esistenza, per dare forma al quel viaggio incerto e frammentato che chiamiamo con tanti nomi diversi, a quel destino dal sapore incerto che tutti ci accomuna… 
   Il tagliere posto sulla tavola ha riempito con la sua genuina presenza il tempo ritrovato della discussione, ha scandito gli interventi, suscitando momenti di gustosa pienezza intellettuale. 

  La serata si è conclusa con la proposta e la promessa di un nuovo appuntamento, votando un nuovo libro, voltando una pagina da raccontare… 



   Chissà se come Asini ci troveremo una volta ancora, soli e attoniti ad assistere, muti ma presenti, alla dissipazione di un’umanità resa insensibile ai richiami dello Spirito. 

  Una Dissipatio H.G. a cui non assisteremo inermi perché nei nostri incontri non c’è stata mai dispersione, ma conservazione e attesa, evocata dal ricordo di tante stagioni letterarie vissute.
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1 commenti:

Salvatore D'Agostino ha detto...

Un incontro di resistenti, ma senza nessuna nostalgia, con una gran voglia di scoprire il nuovo libro da leggere e il prossimo luogo da scoprire in questa parte della Sicilia ostile a qualsiasi azione non filistea.

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