sabato 2 aprile 2011

Visti da skype

di Ornella Salamone

All'inizio vi sentivo soltanto, non riconoscevo molte voci, il presentimento che ci fosse qualcuno di nuovo si è fatto realtà quando sono arrivate anche le immagini che, anche se  sfocate e imprecise nei tratti, mi hanno messo davanti all'evidenza che eravate in tanti, 15 mi dicono, benissimo!!!
Devo dire che per essere un gruppo nuovo ed eterogeneo vi siete amalgamati bene! E che Bandini pur suscitando emozioni contrastanti (da stronzo..., a incoerente..., a poverino avrà avuto un infanzia difficile! Povero Arturo psicanalizzato..., a non è il libro che porterei su un'isola deserta!) ha mosso un'interessante discussione fra sconosciuti.

Potenza della letteratura...
Credo però che le ripetizioni siano state tante e gli interventi pochi, forse non tutti avevano letto il libro, forse non tutti avevano voglia di parlare davanti a sconosciuti, ma i componenti di un GdL devono superare inibizioni, la paura di dire banalità e, quando  la discussione si anima, ci si rende conto che molte sfaccettature del libro a cui non si era  dato importanza, vengono colte da un altro lettore che nella discussione ce le fa notare...

Ho trovato parecchio interessante l'intervento di Salvo sull'abitazione di Bandini che personalmente mi era sfuggita, perché non tutti rivolgiamo le nostre attenzioni sulle stesse parole e sugli stessi passaggi e parlarne fa emergere tutte le sfumature che un libro può avere.
Ma tutto sommato credo che l'incontro sia stato interessante ed animato...


Credo anche che mettere d'accordo 15 persone sullo stesso libro non sia semplice, forse bisognerebbe preparare prima una scaletta con dei libri con tema comune, o scrittori della stessa epoca, o scrittori dello stesso posto, le possibilità sono tante. Quando vi vedevo incerti sul libro da scegliere mi sono venuti in mente mille autori, tanti libri Evangelisti, Kundera, Orwell, Lovecraft, Poe... e potrei continuare e non vorrei trovarmi nella situazione di dover "subire" un libro (semplicemente non lo leggo), per questo credo ci sia la necessità di trovare un comune denominatore, prestabilito, che muova, almeno il primo anno, questo GdL...


Questa è la visione che io ho avuto da skype e queste sono le mie opinioni ...spero che i 15 torneranno per il prossimo libro!!!
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16 commenti:

Salvatore D'Agostino ha detto...

Ornella,
sicuramente sfrutteremo le potenzialità di skype, come quelle di twitter e altre sante diavolerie (scusa l’ossimoro) del Web.

Alcune note sui tuoi disappunti:

1. “non tutti avevano letto il libro”
Personalmente penso che non sia importante, massima libertà di lettura e di partecipazione. Non siamo lettori a punti.

2. “le ripetizioni siano state tante e gli interventi pochi”
Perché quantizzare un incontro?
Per fortuna non dobbiamo tener conto dell’auditel.

3. “bisognerebbe preparare prima una scaletta con dei libri con tema comune, o scrittori della stessa epoca, o scrittori dello stesso posto, le possibilità sono tante”
Perché non ci affidiamo (fidiamo) agli umori del momento. Le scalette si preparano in contesti ‘chiusi’, ‘didattici’, ‘educativi’, ‘politici’ dove il ‘media’ deve contenere sempre un ‘messaggio’. Io ne farei volentieri a meno.

4. “questo credo ci sia la necessità di trovare un comune denominatore del GdL”
Perché hai questa esigenza?
Ognuno è responsabile delle sue azioni. Ognuno di noi è il comune denominatore del GdL, poiché diverso e non uguale all’idea ‘normata’ del GdL.

Saluti,
Salvatore D’Agostino

P.S.: Troppi punti di sospensione fanno male alla lettura; inoltre, perché usi questi ridondanti punti esclamativi urlanti (non serve alzare la voce in un blog).

salvotuttobene ha detto...

Ho un quesito che vorrei rivolgere agli amici del GDL dell'isola degli asini:perchè non proviamo a fare anche un incontro dove poter vedere un film scaturitoci dalla lettura del libro di cui stiamo parlando? Ad esempio,mentre parlavamo di Arturo Bandini e del locale che frequentava e dove lavorava Camilla,nella mia immaginazione, ho trovato delle analogie con il film "Bar Fly" di Schroeder.Oppure semplicemente scegliere un film e guardarlo assieme per poi discuterne,cosi potremo diventare un gruppo di lettura cinefilo.Comunque anch'io sono molto felice di questo GDL e del fatto di poter parlare semplicamente e serenamente di libri con persone che condividono il piacere della lettura.

giam ha detto...

Scusate mi impiccio... :-) Dico qualcosa con il solo intento di mostrare la nostra esperienza e non per "dimostrare" o (peggio...) insegnare.
Seguo i punti di Salvatore
1) quasi mai tutti noi abbiamo letto il libro di cui si parla; viceversa capita spessissimo che, ascoltata la "relazione" su un dato libro, altri partecipanti lo chiedano in prestito o se lo procurano/acquistano e lo leggono.
2)non è facile parlare di fronte a 10-15 persone... più skype... Fra di noi, dopo quattro anni, c'è comunque qualcuno che tende a parlare "troppo" (io ad esempio... mi becco dei cazziatoni che non vi dico) e chi "troppo poco"; con il tempo, comunque, i "timidi hanno cominciato a chiacchierare sempre di più :-)
3)Anche fra di noi si è spesso parlato di (come dire...) organizzare meglio le letture, fare delle letture tematiche, etc. Non ci è mai riuscito, almeno in una forma così programmatica. Spesso succede che alcune scelte vengano ispirate, diciamo, da uno degli incontri precedenti.
4)quando Ornella parla di "comune denominatore" credo abbia presente che, effettivamente, non è facile trovare un equilibrio fra le "voglie" di ognuno ed i funzionamento di un gruppo. Noi tendiamo ad "interpretare" noi stessi come un gruppo di "scambio". Una sera ci siamo persino visti per parlare di trekking di cui Paolo e Stefano sono appassionati: Paolo portò attrezzature varie, ci parlò di un particolare itinerario, etc. Stefano scovò per l'occasione un passo di Petrarca dove parla di una sua escursione. Fu una cosa interessante davvero. Questo rientra nel profilo di un GdL? Boh... :-) Ripeto: trovare una "cifra" non è comunque facile. In genere (credo) viene da sè...

Ciao a tutti :-)

L'isola degli asini ha detto...

@salvotuttobene
sfondi una porta aperta quando parli di film e visioni. tempo addietro sempre a leonforte proponemmo, non ascoltati, un ciclo di film dal tema "signori bambini". però trovo che amalgamare le due passioni libri-lettura possa generare confusione. magari si potrebbe pensare ad un progetto parallelo. disponibili quindi ad una eventuale discussione
@giam
grazie dei consigli, la vostra esperienza ci fa da battipista

L'isola degli asini ha detto...

apripista non battipista:-)

Angela Riggio ha detto...

Allora, come già sapete, neanche io avevo fatto i compiti....ma siccome proprio io ho definito Arturo Bandini uno "stronzo", e siccome è quasi sempre vero che ciò che più ci fa incacchiare più ci attrae, sto rimediando continuando a leggere il libro.....Arturo Bandini merita una chance, visto che è entrato in me in questo modo assolutamente originale (alla fine saprò dirvi cosa ne penso). Arrivata a pagina 120, è vero, la situazione sembra essersi ribaltata, e il film sembra quasi il contrario del libro...quindi, prendo la palla al balzo riguardo la proposta di Salvatore T. e propongo sedute più vivaci utilizzando mezzi che non siano solo i "libri". Lo dico solo ora e non mi ripeto più (potrebbe sembrare pubblicità): oltre la libreria, considerate anche la disponibilità della Mediateca Branciforti alla Villa Bonsignore, sia come locali che come mezzi (disponibilità sia nei confronti del gruppo di lettura che indipendentemente da esso, anche come singole persone o altri gruppi). Ma forse è meglio proporre sedute più articolate più avanti nel tempo, quando (si spera) saremo più assestati come gruppo....
Bè, continuo a leggere va....vediamo come finisce :)

L'isola degli asini ha detto...

@Angela
grazie anzitutto per la disponibilità dei locali. Credo che il ricorso a linguaggi e modalità diverse, quindi la sperimentazione continua, si possa e debba perseguire, l'importante è non perdere di vista il soggetto libro.

Salvatore D'Agostino ha detto...

---> Salvatore Tuttobene,
certo che ci sono delle analogie con il film 'Barfly' di Barbet Schroeder (che non conoscevo) sceneggiato da Charles Bukowski.
Charles Bukowski fece il possibile per riabilitare la figura di John Fante.
Per saperne di più, ho trovato in rete questo link ---> http://www.retididedalus.it/Archivi/2009/aprile/LETTERATURE_MONDO/fante_bukowski.htm
Ti riporto il ricordo di Charles Bukowski di Fernanda Pivano : «forse guardava Bandini mangiare arance dentro una stanza polverosa a Bunker Hill, pieno di speranza e quella stessa speranza, magari, avrebbe voluto averla anche lui».
La tua idea mi piace, mettiamola in pratica, però condivido l’ipotesi di Rosi di un ‘progetto parallelo’ al gruppo di lettura.

--->Giam,
ben vengano i tuoi suggerimenti.
Bella l’espressione di ‘gruppo di scambio’ e l’aneddoto.

Saluti,
Salvatore D’Agostino

Salvatore D'Agostino ha detto...

Angela,
intanto grazie per la tua ospitale gentilezza.
Non ti preoccupare, non fai pubblicità. Io amo i luoghi che spacciano libri.
Vorrei chiarire solo un aspetto della ‘comunità dei lettori erranti’.
Per comodità copio e incollo il ‘manifesto’:
1. Noi siamo l’asino che canta l’amore per la lettura individuale. Lingua muta, occhi in corsa, il corpo cosa dimenticata.

2. Noi siamo l’asino che canta l’amore per la lettura condivisa. L’io che si apre all’altro e cangia, muta, rabbercia idee.

3. Il viaggio è la condizione permanente del lettore. Viaggio dentro il libro, i personaggi, l’autore, se stessi. Viaggio su strade di parole.

4. Il lettore errante viaggia per i paesi della provincia ennese, annusa luoghi e incontra altri lettori, spaesato tra paesani.

5. Noi siamo l’asino che raglia e scalcia su un territorio addormentato nel rancore.

Qualche decennio fa, nei nostri paesi, venivano i cantastorie. Occupavano ‘temporaneamente’ una piazza, dove stendevano il loro telone e cominciavano a raccontare storie.
All’ora del ‘cuntu’ vedevi i paesani che quatti, quatti arrancavano con le loro sedie verso la piazza. Per ascoltare comodamente i ‘cunti’.
È nostra intenzione errare ovvero cambiare, per qualche ora, morfologia di un luogo attraverso le nostre storie e sedie.
Il punto è stato una bella piazza.
Come tu stesso hai detto: la grande vetrata produce l’effetto d’indifferenziato tra esterno e interno.
A tal proposito, la commessa del panificio mi ha chiesto delucidazioni, poiché ci aveva visto tutti in cerchio e in coppia.
Saluti,
Salvatore D’Agostino

P.S.: Salvatore Tuttobene perché non troviamo un modo per vedere i film nelle nostre piazze, con le nostre sedie?
Che ne pensi?

salvotuttobene ha detto...

@Salvatore D'agostino
Ho letto il link che mette a confronto Fante e Bukowski e mi è sembrato molto interessante e non pensavo che potessero esserci cosi' tante analogie tra due artisti all'apparenza molto diversi.Se non hai mai visto Bar fly te lo consiglio, Mickey Rourke interpreta benissimo Bukowski.Per quanto riguarda l'idea di vedere film all'aperto nelle piazze dei nostri paesi,penso che sarebbe molto bello ma credo che sia di difficile attuazione;forse sarebbe molto più semplice se organizzassimo in un luogo chiuso sia per motivi tecnici(migliore qualità di immagini e di audio)che per motivi burocratici(evitiamo di fare domandine di richiesta per le piazze dei vari comuni).

Salvatore D'Agostino ha detto...

---> Salvatore Tuttobene,
il film è da vedere.
Tralasciando Mickey Rourke -poiché i film li fanno i registi non gli attori- mi convince la sceneggiatura di Charles Bukowski e la produzione di Francis Ford Coppola.
Non conosco il regista francese nato a Teheran e di origine Svizzera.
Hai ragione prima di errare, forse è meglio cercare un posto idoneo, quindi bisogna accettare al volo la proposta di Angela: «considerate anche la disponibilità della Mediateca Branciforti alla Villa Bonsignore, sia come locali che come mezzi».

Come fare?:

1. stamattina durante la pausa caffè ne parlerò con Angela per capire la disponibilità della Mediateca (eventuali costi e cose simili);

2. dobbiamo stabilire il giorno e l’ora (magari utilizzando la pagina ‘discussione’ di FB);

3. tu (Salvatore Tuttobene) preparerai una scheda critica tecnica del film da distribuire durante la proiezione (nei cineforum non amano i dibattiti pre e post film).
Che ne pensi?

Saluti,
Salvatore D’Agostino

P.S.: errata corrige quatti quatti non quatti, quatti

salvotuttobene ha detto...

@salvatore D'agostino
Per me va bene.Possiamo provarci e vedere se ci riusciamo a fare anche un incontro con il cineforum.

Salvatore D'Agostino ha detto...

---> Salvatore Tuttobene,
Aaspettavo l’assenso per l’utilizzo della Mediateca.
Io direi d’incontrarci mercoledì 13 alle 20.45 (c’è anche la disponibilità di venerdì).
Porto il dvd, un paio di birre e un po’ di arachidi.
Tu non dimenticare di preparare la scheda.
Che ne pensi?
Saluti,
Salvatore D’Agostino

Angela ha detto...

scusate, riprovo nella speranza che almeno questa volta il mio commento venga trascritto.
La Mediateca è libera. Se per voi va bene, si potrebbe fare venerdì 15 verso le 21, o anche mercoledì 13.
Attendo risposta così prenoto la sala

salvotuttobene ha detto...

Salvatore d'agostino e Angela.
Per me venerdi 15 va benissimo; spero di avere il tempo e di essere all'altezza di preparare la scheda critica tecnica di Barfly. Per ulteriori dettagli comunicheremo tramite blog o facebook.

Salvatore D'Agostino ha detto...

---> Salvatore Tuttobene,
va benissimo ci vediamo il 15 - ore 21- alla mediateca di Leonforte.
Metterò un avviso nella bacheca facebook dell’isola degli asini.
Buona giornata,
Salvatore D’Agostino

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