tag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post193823714624647732..comments2022-12-10T23:27:14.583+01:00Comments on L'ISOLA DEGLI ASINI: La lettura come Forma SimbolicaL'isola degli asinihttp://www.blogger.com/profile/14064072160850698577noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-86030171272132769092015-07-03T19:01:18.389+02:002015-07-03T19:01:18.389+02:00Dimenticavo,
un’altra precisa lettura è stata quel...Dimenticavo,<br />un’altra precisa lettura è stata quella di Alessandro, la sua descrizione del dettaglio più significativo del libro meritava interesse. Non è un caso che E. Panofsky (citando Orazio) affida la revisione della sua alzheimeriana autobiografia al figlio meno incline alla fabula, all’invenzione, al piacere del racconto: Mike. <br /><br />Mike è l’unico in grado, per E. Panofsky, di non divagare e concentrarsi sui quei maledetti dettagli che risolvono casi complessi. Mike capirà in ritardo, dopo la morte di E. P., che quel bravo padre, un po’ inquieto, in fondo era veramente un bravo padre. Anche se un padre che aveva sempre sbagliato tutto con i figli e nel dire due volte la verità aveva rovinato la parte più bella della sua esistenza. Mike giudicando le apparenze aveva corrotto il suo rapporto con il padre. Le scuse tardive non servono più. <br /><br />Dimenticavo inoltre, <br />scusa Barney se non solo i tuoi amici, compagne e figli ti hanno giudicato cialtrone e autocompiaciuto :-)<br /><br />Saluti,<br />Salvatore <br />Salvatore D’Agostinohttp://wilfingarchitettura.blogspot.it/noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-20814204573667133192015-07-02T11:03:42.326+02:002015-07-02T11:03:42.326+02:00Il tema della memoria si è arricchito di altre due...Il tema della memoria si è arricchito di altre due ‘letture erranti’:<br /><br />Rosa: sull’idea di un popolo senza patria che non ha una sua specifica identità e quindi storia. Una diaspora d’identità con ‘diverse memorie’;<br /><br />Cateno: sull’idea dell’impossibilità di fare ‘sintesi storica’, riprendendo ‘Proust’ ovvero “la storia sono io” (rilevando che Mordecai Richler non ha lo stesso spessore dello scrittore francese) se non possiamo fare la ‘storia’ possiamo rifrangerla attraverso l’io, la piccola storia come osservatorio dei tempi.<br /><br />L’altro espediente narrativo del libro è l’uso smodato di stereotipi e pregiudizi, può un uomo dissoluto e fallace non aver ucciso un amico, più talentuoso, che è scomparso nel nulla? No, perché la Franzoni è stata fredda davanti alla Tv, perché Meredith è una ‘femme fatale’, perché Bossetti è un uomo vizioso. Ovvio l’amico, scrittore di successo, di Barney non può essere stato ucciso dalla storia canadese più bella per l’umanità: il canadier.<br /><br />Saluti,<br />Salvatore <br />Salvatore D’Agostinohttp://wilfingarchitettura.blogspot.it/noreply@blogger.com