tag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post674282093987132331..comments2022-12-10T23:27:14.583+01:00Comments on L'ISOLA DEGLI ASINI: Il punto di vista del ciclopeL'isola degli asinihttp://www.blogger.com/profile/14064072160850698577noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-83643497787788244302012-11-27T22:37:55.961+01:002012-11-27T22:37:55.961+01:00Conversazione avvenuta su gmail parte III
Marilen...Conversazione avvenuta su gmail parte III<br /><br />Marilena salve,<br />entrare in questa selva di commenti, dubbi, aggiustamenti di tiro l'ho trovato davvero interessante. Spesso parlare su fb o sui blog è un'incognita: non sai mai dove finiranno e in chi risuoneranno le tue/nostre parole. Avevo messo da parte quell'esperienza, catalogata come già vissuta e finita, e invece ecco riemergere una discussione su quell'esperienza e sulle mie considerazioni che non volevano essere una critica distruttiva, ma costruttiva, come a dire che il sottobosco dei GdL è troppo variegato per circoscriverlo riducendolo ad un un'unica tipologia. Ha ragione anche Luca Ferrieri quando dice che da qualche parte bisogna cominciare e voi avete deciso di partire dai GdL che gravitano intorno alle biblioteche, il mio augurio invece è che un'ipotetica e futura analisi e/o approfondimento sui GdL italiani (analisi e/o approfondimento finora inesistenti) abbia uno sguardo più ampio e problematico possibile, meno rigido e chiuso, più aperto e libero da strutture. Il mio augurio è che il prossimo raduno sia dei GdL non sui GdL, che il prossimo raduno sia gestito dai gidiellisti non per i gidiellisti, che il prossimo raduno, prendendo in prestito le parole di Steve Jobs, sia folle, sia affamato. Per questo leggiamo, perché folli e affamati, per questo ci incontriamo, per questo viviamo :-)<br />Un saluto e un buon lavoro,<br />Rosa SalamoneRosa Salamonenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-43203289632806694632012-11-27T22:36:34.263+01:002012-11-27T22:36:34.263+01:00Conversazione avvenuta su gmail parte II
Gentile ...Conversazione avvenuta su gmail parte II<br /><br />Gentile Rosa Salamone, <br />ho letto con attenzione il suo commento a “Ecco s’avanza uno strano lettore: Gruppi di lettura e Biblioteche pubbliche”, La ringrazio e faccio tesoro del suo punto di vista, Le invio oltre alle mie considerazioni anche quelle di Luca Ferrieri (in cronologia) che ha fatto circolare il Suo commento nella mailing list del GdL di Cologno Monzese. Siccome mi dispiacerebbe risultare noiosa, non ripeto quanto già scritto da Luca Ferrieri meglio di me e che condivido completamente. Aggiungo solo a parziale spiegazione del disagio post evento che l’ha amareggiata, e me ne dispaccio, che il convegno si proponeva di individuare nelle biblioteche pubbliche la possibilità di far emergere, censire il mondo dei gruppi di lettura, sapendo che si estende e vive di vita proprio al di là delle “mura” bibliotecarie. Credo che da qualche parte però si debba cominciare e pensare alle biblioteche pubbliche come ad una possibile casa comune per i GdL non vuole necessariamente essere una istituzionalizzazione forzata o una presa del potere delle biblioteche sui Gruppi di Lettura. Uno dei nostri obbiettivi (di noi bibliotecari impegnati in questa direzione, perché non siamo tutti così e molti bibliotecari pensano che i GdL non siano questione che li riguardi) è quello di creare un terreno fertile per la loro crescita e moltiplicazione oltre che offrire ospitalità e accoglienza pubblica. La biblioteca può sostenere i Gdl con una serie di azioni positive (acquisti di libri per alimentare i GdL, diponibilità di spazi per la conversazione e tante altre cose di cui nel convegno si è parlato). Poi concordo con Ferrieri: abbiamo sopravvalutato la capacità di controllo dei tempi dei relatori e abbiamo preparato un programma troppo fitto. <br />Non voglio dilungarmi e quindi chiudo auspicando un movimento di autorganizzazione dei Gruppi di Lettura ritenendo che non sia una strada obbligatoria perché chi vuole può e deve andare avanti per proprio conto e per la propria strada anche in silenzio e in solitudine. <br />Spero che un prossimo appuntamento per i gruppi di lettura sia un happening o, perché no, una festa <br />in cui si rappresenti l’orgoglio e la baldanza di essere lettori comunicanti e partecipativi. Mi auguro anche che le biblioteche possano continuare ad essere le amiche fidate dei lettori perché questo legame, sono convinta, può solo giovare ad entrambi. <br />Ancora grazie e buon lavoro. <br /><br />Marilena Cortesini Rosa Salamonenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-9058403659203485352012-11-27T22:35:14.326+01:002012-11-27T22:35:14.326+01:00Vi giro questa conversazione avvenuta tramite mail...Vi giro questa conversazione avvenuta tramite mail perché non tutto tace, perché non tutto taccia. Siamo pigri nell'uso di fb e del blog, asini che scalciano per scansare la fatica, ma alziamo il tiro e mettiamo in gioco.<br /><br />Carissime/i, <br /><br />mentre ringrazio Enrico per le sue gentili parole di apprezzamento, voglio segnalarvi un parere critico sul convegno che proviene dal blog L'isola degli asini (che ringrazio altrettanto). <br />Apprezzo moltissimo entrambi i pareri, anche se fa riflettere il fatto che mentre Enrico (che forse conosce meglio la tragica curvatura autoreferenziale di certi convegni bibliotecari) sottolinea positivamente lo spazio dato ai GdL, Rosa Salomone, esponente dei GdL siciliani e autrice di un ottimo Manifesto dei lettori erranti, si dichiara delusa perché non è stata data voce ai GdL e perché è stato posto al centro in modo quasi esclusivo il rapporto tra GdL e biblioteche. <br />Io credo che sicuramente noi "colognesi" abbiamo fatto alcuni errori nell'impostazione del convegno, primi tra tutti il programma troppo fitto di interventi e lo scarso spazio dato al dibattito. E' vero che se tutti avessero rispettato i tempi assegnati (le spigolature non avrebbero dovuto durare più di 5 minuti), avremmo potuto rispettare la tabella di marcia. Però i tempi non li rispetta mai quasi nessuno e quindi avremmo dovuto mettere in conto lo sforamento e prevedere di conseguenza tempi più rilassati e meno interventi. Il fatto poi che nei convegni di un certo tipo non ci sia quasi mai dibattito (o un dibattito degno di questo nome) non ci assolve certamente dalla colpa di non averlo tentato. Anche qui è vero che l'ultima parte del convegno ("Azioni di lettura") nelle nostre intenzioni era proprio dedicata al dibattito e alla discussione del manifesto, ma sappiamo come è finita: a causa del ritardo accumulato questa sezione finale è iniziata tardissimo e molta gente se ne era ormai andata. Col senno di poi, debbo ammettere che la critica avanzata dal GdL di Montichiari non era affatto infondata. <br />Cercheremo quindi di imparare dagli errori. Quanto al fatto che al centro del convegno ci fossero i rapporti tra GdL e biblioteche, questo, come riconosciuto anche da Rosa, era preannunciato anche nel titolo (e mi spiace davvero tanto che Rosa si sia messa in cammino dalla Sicilia per accorgersi poi di essere andata al convegno sbagliato). Peraltro gli interventi di rappresentanti di biblioteche erano abbastanza limitati e abbiamo sentito interventi assai stimolanti da parte di persone che non c'entrano nulla con esse (ad esempio Antonella Parigi e Simonetta Bitasi). Ma perché abbiamo dato tutta questa rilevanza alle biblioteche? Solo perché gli organizzatori erano in prevalenza bibliotecari? Il motivo credo piuttosto sia che dall'esperienza italiana, spagnola ed europea emerge proprio il fatto che senza un coinvolgimento diretto delle biblioteche il movimento dei GdL non si sviluppa adeguatamente. Quando questo si sarà rafforzato e sarà in grado di camminare sulle proprie gambe, le biblioteche saranno felici di fare un passo indietro (qualcuna è già felice di farlo adesso ;-) Questo è infatti proprio l'obiettivo che le biblioteche dovrebbero darsi e che però deve essere costruito nel tempo. Naturalmente un'opinione diversa, come quella di Rosa, è più che legittima e serve moltissimo anche alla crescita di autoconsapevolezza da parte dei GdL. <br />Penso quindi che dobbiamo lavorare tutti, fin da ora, perché il futuro e prossimo incontro dei GdL sia un vero raduno (o happening, come è stato proposto) dei GdL e dei lettori. Il primo passo sarà tornare alla discussione sul manifesto e costruire il coordinamento dei GdL (totalmente autonomo dalle biblioteche). <br />Scusate la lungaggine, <br />a tutti un caro saluto, <br /><br />Luca Ferrieri <br />Biblioteca di Cologno Monzese Rosa Salamonenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-30908396568565849332012-11-12T17:32:31.898+01:002012-11-12T17:32:31.898+01:00Rosa,
condivido è un errore osservare i GDL italia...Rosa,<br />condivido è un errore osservare i GDL italiani attraverso la lente delle ‘biblioteche pubbliche’.<br />Qualche articolo fa Giuseppe Genna sul corsera sentenziava: “La sostituzione dell’incontro in libreria con altri incontri è fatalmente iniziata” (<a href="http://www.giugenna.com/2012/09/14/sul-corriere-della-sera-il-festival-continuo/" rel="nofollow">qui</a>) oggi Luca Sofri (anche se non condivido le opinioni pre-eventi) osserva “Ma il fenomeno affascinante (ndr a proposito dei festival di letteratura) in questi anni è tra portici, piazze e teatri” (<a href="http://www.wittgenstein.it/2012/11/12/i-limiti-della-grandezza-nei-festival/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook" rel="nofollow">qui</a>).<br />Spero in nuovi GDL ‘meno pubblici, meno didattici, meno ‘funzione educativa’, meno ‘promozionali’, meno didattico-tutori’ spero in nuovi GDL che sappiano errare attraverso libri e luoghi ‘senza sovrastrutture’.<br />Saluti,<br />Salvatore D’Agostino<br />Salvatore D'Agostinohttp://wilfingarchitettura.blogspot.com/noreply@blogger.com