tag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post6455421648581187840..comments2022-12-10T23:27:14.583+01:00Comments on L'ISOLA DEGLI ASINI: Intervista involontaria a Viola Di GradoL'isola degli asinihttp://www.blogger.com/profile/14064072160850698577noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-81810567363740721522011-04-27T20:53:49.045+02:002011-04-27T20:53:49.045+02:00@Saltatore
grazie a te@Saltatore<br />grazie a teL'isola degli asinihttps://www.blogger.com/profile/14064072160850698577noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-89589300478084240422011-04-26T18:28:56.387+02:002011-04-26T18:28:56.387+02:00Blog interessante!Grazie.Blog interessante!Grazie.Saltatorehttps://www.blogger.com/profile/07581575903081560969noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-78655547207697238232011-04-26T16:12:50.611+02:002011-04-26T16:12:50.611+02:00---> Salvatore,
questo libro sta destando molta...---> Salvatore,<br />questo libro sta destando molta curiosità.<br />Qualche giorno fa sul blog collettivo ‘Minima & moralia’ (che ti/vi consiglio di consultare) è stato pubblicato una recensione agro/dolce di Francesco Longo.<br />Link: http://www.minimaetmoralia.it/?p=4185<br />Ho trovato interessante una sua replica (leggi nei commenti) che per comodità copio e incollo: «@Rosa: mi chiedi se l’azzardo linguistico può mettere in secondo piano la trama che è banale. Per me questa storia non è così banale. Non sarà certo straordinaria ma ti garantisco che gli esordienti raccontano di solito storie molto uguali tra loro (tra province tristi, precariato, riferimenti infiniti alla tv, rabbia verso berlusconi, ecc, gli esempi a catalogo sono sempre aridi lo so).<br />Però le trame in sé non sono banali e non esistono mai da sole. Anche un uomo che va nell’aldilà è banale ma può uscire fuori la Divina Commedia. La Di Grado non è Dante (lo dico prima che qualcuno mi faccia notare il paragone esagerato). Ma il senso è che qui, e sempre, la trama è fusa con lo stile, e se facessimo scrivere la stessa storia a un grande scrittore e a uno scrittore mediocre avremmo risultati molto diversi (un capolavoro e un orrore). Trame sole non esistono. A volte può capitare che siano particolarmente avvincenti e che anche se sono scritte malissimo abbiano una loro forza, ma sono casi rari, isolati. Di solito le trame non stanno né in primo, né in scondo piano rispetto allo stile».<br />Lasciando perdere la discussione sul libro che faremo tra ‘vivi’.<br />Mi piacerebbe pensare ai ‘lettori erranti’ come della gente che possa uscire fuori dal racconto: «tra province tristi, precariato, riferimenti infiniti alla tv, rabbia verso berlusconi, ecc».<br />Una sorta d’isola nell’isola fuori dai luoghi comuni, ma concretamente attiva in alcuni luoghi nei nostri comuni.<br />Saluti,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-44350080409542677952011-04-26T15:58:36.057+02:002011-04-26T15:58:36.057+02:00---> Paolo,
io vorrei cambiare quel tuo (sicura...---> Paolo,<br />io vorrei cambiare quel tuo (sicuramente nostro) ‘ahimè leonfortesi’.<br />Condivido anch’io il passaggio della Di Grado sulla città come dispositivo umorale.<br />Questa ‘ahimè Leonforte’ ha bisogno di un azzeramento della sua becera identità. Serve una nuova identità meno ‘auto indulgente’ (quindi basta lagna solo azioni).<br />Interessante il tuo parallelismo buco - stato depressivo.<br />Io ho pensato ad altri buchi ma ne riparliamo a quattr’occhi, spero con il sottofondo dello scroscio dell’acqua.<br />Saluti,<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-61697950873630236872011-04-26T15:28:24.171+02:002011-04-26T15:28:24.171+02:00---> Rosa L’IDA,
a proposito di lettori di comm...---> Rosa L’IDA,<br />a proposito di lettori di commenti, ti consiglio di leggere un racconto di Gipi ‘Balcone 2.0’ pubblicato sulla sua pagina del ‘Il post’.<br />Riscrivo una frase: «Ci sono cinquecentosessantaquattro commenti. Li leggo.<br />Leggo i commenti, quelli delle persone senza firma, che sono rappresentate in rete da pseudonimi o nomi di battesimo con cifre appese che cerco sempre di capire se sono date di nascita, o altre cifre dai significati nascosti. Mi interesso a questo aspetto, quello dei nomi. Ci sono commentatori che ritrovo, di alcuni sono diventato grande estimatore. A volte guardo se, collegato al soprannome usato per lasciare un commento , si può trovare un indirizzo di posta elettronica. Si, perché vorrei scrivere a questi sconosciuti, a volte, e comunicargli il mio apprezzamento per i ragionamenti espressi, o per lo humour messo in pagina, dipende. I motivi possono essere numerosi».<br />Link: http://www.ilpost.it/2010/08/03/gipi-commenti-blog/<br /><br />I blog aperti ai commenti producono dei testi espansi (non sempre) qualcuno dice rizomatici, al di là delle definizioni, vi è un’umanità (in carne e ossa) che conversa - passeggiando - come un flusso nella rete, visibile dal balcone 2.0.<br />Basta solo setacciare e ‘ricordare’.<br /><br />Saluti (un bacio),<br />Salvatore D’AgostinoSalvatore D'Agostinohttps://www.blogger.com/profile/08272801306639580484noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-12499275048176063082011-04-22T19:27:49.102+02:002011-04-22T19:27:49.102+02:00Salvatore D'agostino devo complimentarmi con t...Salvatore D'agostino devo complimentarmi con te per il lavoro minuzioso fatto, che evidenzia la tua passione nei confronti della lettura. Da questa intervista e dalla sua opera prima, Viola mi è sembrata una scrittrice promettente con uno stile ricercato e particolare;molto interessante è il rapporto madre figlia fatto di sinergie misto a parole sguardi e gesti.salvotuttobenenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-17757843910015946162011-04-21T21:56:53.373+02:002011-04-21T21:56:53.373+02:00Mi accodo al commento che mi precede, nel complime...Mi accodo al commento che mi precede, nel complimentarmi con Salvatore per il lavoro certosino e per la considerevole pazienza impiegata affinché ciò venisse a compimento. <br />La cosa che più m’è saltata all’occhio di questa spontanea intervista, è stata la semplicità e l’ironia di Viola, che d’ora in poi indicherò semplicemente con V.<br />Io, l’intervista ad uno scrittore/ice l’avevo sempre immaginata caratterizzata da discorsi aulici adornati da un collier fatto di perle di saggezza. Le risposte di V. m’hanno dato l’impressione (piacevole) di provenire dalla bocca di una ragazza della porta accanto. <br />Vado per ordine, ammetto che non m’è venuto facile ed immediato commentare il post, in quanto la sua prolissità mi ha alquanto disorientato. Spero pertanto, che la mia altrettanta prolissità, non susciti lo stesso effetto sugli eventuali lettori.<br />Alla prima domanda V. dice: “volevo che il lettore si sentisse continuamente in pericolo di cadere dentro un buco”. Non so voi, ma con me, mi dispiace per lei, ma ha fallito il suo obbiettivo. Credo piuttosto che sia riuscita ad “azzerare il linguaggio e ri-significarlo”.<br />Concordo con V. nel pensare che: “sì il clima e i colori di una città influenzano le nostre vite, ma secondo me è più forte l’influsso contrario: sono le nostre vite che influenzano la città, che sia Leeds o New York o un villaggio in Nepal”, in quanto Leonforte (come qualunque altra città) se così si presenta è perché è abitata dai propri abitanti (nel caso di Leonforte ahimè dai leonfortesi), non di certo per il clima.<br />Se paradossalmente riuscissimo nell’impresa estrema di svuotarla in un giorno e di riempirla di catanesi o eschimesi o cinesi o amazzoni o di qualunque altra razza, sono convinto che subirebbe una repentina metamorfosi che la renderebbe irriconoscibile (verrebbe rivoltata come un maglione utilizzando le parole di V.).<br />Trovo verissima la concezione del linguaggio concepito in modo strumentale, adottata dai confuciani come dai moisti. Il mondo viene plasmato dal linguaggio (non solo quello verbale naturalmente). Se così non fosse che senso avrebbero la pubblicità, le campagne promozionali, ecc. e qualunque altra forma di iniziativa (tra queste l’isola degli asini) volta ad influenzare una considerevole porzione di mondo?<br />“ Lei (Camelia) si APPROPRIA degli ideogrammi per fame di reinventarsi una vita, di decifrare il mondo da cui si sente esclusa, assegnando convulsamente significati a ogni cosa, significati che però parlano solo di lei, non del mondo, alla fine”. A mio avviso V., in questo passaggio non fa altro che esasperare ciò che in fondo avviene in ognuno di noi. Sempre secondo il mio modestissimo punto di vista, i nostri giudizi, le nostre impressioni, sensazioni, ecc. detto in un’unica parola i nostri “significati”, dati alle cose, non sono altro che autoreferenziali, cioè parlano di noi e sono indistintamente influenzati dal nostro vissuto e dallo stato d’animo provato in un determinato momento.<br />Ne è un esempio emblematico la sequenza di foto di buchi, presente in questo post. Alla parola buco, ognuno di noi rimanda un immagine soggettiva (quella rimandata da me non è presente nella sequenza di immagini per esempio), quindi autoreferenziale. A me sembra quasi ovvio e scontato che il significato di “buco”, adottato da V. non sia altro che la traslitterazione metaforica della depressione.<br />Con ciò non escludo che per V. o per qualunque altro lettore non significhi qualcos’altro.<br />Anche l’interpretazione degli sguardi della madre da parte di Camelia, sono più che mai soggettivi.<br />Dopo aver provato sulla mia stessa pelle, che l’interpretazione non per forza di una frase, ma anche di un semplice atteggiamento, espressione, parola, ecc. non è nient’altro che il frutto di un processo di rielaborazione soggettiva delle informazioni acquisite, ne sono più che mai convinto.<br />Un caro saluto, ci vediamo il 28 per dibatterci ancora, non solo su Viola, ma su tante altre sfumature Di Grado di colore che ci offre in modo non gratuito la vita.<br />PaoloAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3097766777327968687.post-60144564370947623952011-04-21T17:15:53.764+02:002011-04-21T17:15:53.764+02:00L'operazione che Salvatore ha fatto, cioè ripu...L'operazione che Salvatore ha fatto, cioè ripulire, filtrare, montare i commenti al post di massimo maugeri è interessante, perché mette in primo piano ciò che di solito è sullo sfondo, se non addirittura sfocato.<br />Quanti di noi si soffermano a leggere le centinaia di commenti che si trovano nei siti che parlano di letteratura, penso soprattutto a Nazione Indiana? Spesso però sono proprio i commenti la parte più interessante di un post e proprio questo post, che è il risultato di un montaggio di alcuni commenti, ne è la dimostrazione.L'isola degli asinihttps://www.blogger.com/profile/14064072160850698577noreply@blogger.com